regia: VIRZÌ, PAOLO
genere: commedia
con Valeria
Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti, Anna Galiena,
Marco Messeri, Tommaso Ragno, Bob Messini, Sergio Albelli, Marisa
Borini, Bobo Rondelli
location: Italiavoto: 4,5
Beatrice Morandini Valdirana (Bruni Tedeschi) e Donatella Morelli (Ramazzotti) sono in cura in un istituto psichiatrico toscano. La prima è una nobildonna caduta in disgrazia, logorroica e senza peli sulla lingua e sulla quale pendono accuse di bancarotta fraudolenta. La seconda è una coatta di basso rango, ragazza madre finita in TSO dopo aver tentato di annegare il figlio. Cominciando con una brava fatta un po' per caso, le due si danno a una fuga rocambolesca dall'istituto dove si trovano lungo la costa della Versilia, in cerca di libertà e di un passato che, forse, non tornerà mai.
Dopo la superba prova de Il capitale umano, Virzì torna sui toni più leggeri che da sempre hanno caratterizzato il suo cinema con un dramedy che rifà (in una sequenza persino esplicitamente) in parte il verso a Thelma e Louise. Peccato che dello spirito libertario del film di Ridley Scott qui si colga uno stentato succedaneo con insistenza eccessiva sul tema della maternità. Qualche invenzione in fase di regia, alcuni riferimenti disseminati qua e là (alla Archibugi, qui anche in veste di co-sceneggiatrice, nonché alla propria vicenda personale) ma, soprattutto, l'interpretazione strepitosa e incontenibile di Valeria Bruni Tedeschi, a cui la Ramazzotti si limita a fare umilmente da spalla, salvano il film dalla mediocrità di una sorta di Qualcuno volò sul nido del cuculo in sedicesimi, travestito da road movie pieno di stereotipi, dal buonismo degli operatori sanitari alle macchiette degli psicolabili.
Nastri d'argento 2016 per: regista del miglior film, sceneggiatura, attrice protagonista (Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti), costumi, colonna sonora.
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