lunedì 11 luglio 2016

Forever Young

anno: 2015       
regia: BRIZZI, FAUSTO
genere: commedia
con Fabrizio Bentivoglio, Sabrina Ferilli, Stefano Fresi, Lorenza Indovina, Lillo Petrolo (Lillo ), Luisa Ranieri, Teo Teocoli, Claudia Zanella, Francesco Sole, Pilar Fogliati, Nino Frassica, Emanuel Caserio, Riccardo Rossi, Anna Pettinelli, Zero Assoluto, Santa Margaret, Lana    
location: Italia
voto: 3

Tra i registi che hanno tentato di rinnovare la commedia italiana (Bruno, Genovese, Lucini, Moccia, Pellegrini, Veronesi) e di dare diversa linfa al cinema che fu di Risi, Monicelli, Scola, Germi e Comencini, Fausto Brizzi è certamente il più patetico. Nove film girati in dieci anni, tutti con l'obiettivo di tentare una cronaca del costume italico. Dopo i liceali (Notte prima degli esami), i divorziati (Ex), la guerra dei sessi (Maschi contro femmine) e altre amenità, stavolta è il turno della smania di giovanismo. Forever young è un racconto corale che mette in scena un dj radiofonico di mezza età (Lillo) scalzato da uno più giovane, e il proprietario della radio per la quale lavora (Bentivoglio), sposato con una ragazzina, ma che vorrebbe stare con una coetanea (Indovina). Il suo amico avvocato settantenne (Teocoli) a rischio coronarico non desiste dallo spirito del maratoneta. C'è anche la cinquantenne (Ferilli) con delusioni amorose alle spalle che mira a farsi un toy-boy.
Pretese sociologizzanti che si arrestano a un cinema-barzelletta nel quale l'unico elemento rintracciabile è l'acqua di rose: con Forever young Brizzi conferma il suo pedigree da cinepanettone, conservato fin dai tempi in cui scriveva battute per Neri Parenti. Se i contenuti sono pensati per un pubblico decerebrato, la forma non è da meno: ambienti superchic, Roma ritratta in forma da cartolina, attori tutti sotto il livello di guardia. Marchio scult per Fabrizio Bentivoglio, che con un'operazione tanto immonda si candida a fare prematuramente la stessa fine del marchettaro De Niro. A salvare il film ci pensa Nino Frassica, in un cameo esilarante che è l'unica occasione per ridere di tutto il film.    

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