domenica 30 giugno 2013

Blood

anno: 2012   
regia: MURPHY, NICK 
genere: poliziesco 
con Paul Bettany, Mark Strong, Brian Cox, Stephen Graham, Zoë Tapper, Ben Crompton, Adrian Edmondson, Natasha Little, Nick Murphy, Stuart McQuarrie, Patrick Hurd-Wood, Naomi Battrick, Daniel Pemberton, Lucy Lowe, Sandra Voe, Jasper Britton, Nick Pearse, Mark Callum, Brooklyn Baker, Andy Ross, Aaron Jeffcoate, Dean Roberts, Kate Dimbleby 
location: Regno Unito
voto: 7

A vedere Blood, verrebbe da dire che il familismo amorale non è faccenda esclusivamente italiana, come invece sosteneva il sociologo Banfield. Guardando il film prodotto da Sam Mendes - dove il sangue del titolo, prima ancora che degli innocenti, è quello dei legami familiari - si direbbe che il familismo è una cifra morale urgentissima anche in terra d'Albione. È qui che viene ritrovato il cadavere di un'adolescente martoriata da decine di coltellate. Un poliziotto autarchico e dalle maniere sbrigative (Bettany) e suo fratello (Graham), entrambi figli di un padre-padrone (Cox) che li ha timorati a dovere, decidono che le lungaggini dei tribunali sono fisime da burocrati e in un impeto d'ira tagliano corto: credendo di individuare il colpevole in un pedofilo redento che ha trovato la voce di Dio (Crompton), lo spediscono a quest'ultimo senza troppi scrupoli. Ma i veri colpevoli vengono presi e confessano e i due fratelli faticano a nascondere il delitto di cui sono responsabili in misura molto diversa.
Blood è stato indicato come il Mystic River inglese. Definizione che calza in parte, considerando le sordidezze dei legami familiari e l'eliminazione di un capro espiatorio del tutto innocente. Nick Murphy, già autore di 1921- Il Mistero di Rookford, restituisce con efficacia la psicologia dei due fratelli protagonisti, tanto sessuofobo il primo quanto pavido il secondo, calandoli in uno scenario tenebroso del quale vengono mossi con grande senso della suspense i fili dei rapporti familiari improntati alla menzogna. Chi per rimbambimento, chi per paura, chi per ipocrisia, tutti hanno qualcosa da nascondere. Esattamente il contrario di quanto accade a chi ha montato il trailer del film: mostrando tutti i momenti salienti della trama e rivelandovi da subito il colpevole. Un incredibile caso di spoiler.    

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