regia: ZEMECKIS, ROBERT
genere: fantastico
con Ray Winstone, Anthony Hopkins, John Malkovich, Robin Wright Penn, Brendan Gleeson, Crispin Glover, Angelina Jolie, Shay Duffin, Alison Lohman, Sebastian Roché
location: Danimarca
voto: 6,5
Il regno di re Hrothgar (Hopkins) vive costantemente l'incubo di un mostro insofferente ai rumori e che reagisce facendo regolarmente stragi. Per risolvere la faccenda viene chiamato il leggendario eroe Beowuf (Winstone), che uccide il mostro. Ma siccome ogni scarrafone è bello a mamma sua, anche in questo caso la mamma del mostro (Jolie, treccia vertiginosa e tacchi a spillo incorporati nella pelle) non è tanto contenta: seduce l'eroe e si fa ingravidare. Anni dopo, quando Beowulf ha rilevato la corona dell'anziano re ormai defunto, il figlio di quell'unione sciagurata si ripresenta sotto forma di drago e stavolta Beowulf avrà l'occasione per riscattare i meriti che si era preso senza averli affatto conquistati sul campo, quando lasciò che tutti credessero che la madre del mostro fosse morta.
Girato, come il precedente Polar Express, in motion capture (la tecnica che trasforma gli attori in cartoni animati), il film che parte dal notissimo poema nordico medievale (ambientato nella Danimarca del 500) è una fiaba estremamente cruenta, che non risparmia nessuna atrocità tanto è compiaciuto il crudo occhio iperrealista che governa le riprese. Il film di Zemeckis è destinato a farsi ricordare per la girandola di effetti speciali e la indubbia qualità della trovate di regia e non certo per la pochezza dei contenuti, più preoccupati di creare un effetto videogioco che della dimensione psicanalitica del racconto.
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