venerdì 6 luglio 2012

Agente 007 - Al servizio segreto di sua maestà (On Her Majesty's Secret Service)

anno: 1969   
regia: HUNT, PETER R.  
genere: spionaggio  
con George Lazemby, Diana Rigg, Telly Savalas, Gabriele Ferzetti, Ilse Steppat, Lois Maxwell, George Baker, Bernard Lee, Bernard Horsfall, Desmond Llewelyn, Yuri Borienko, Virginia North, Catherine Schell, Angela Scoular  
location: Regno Unito, Russia, Svizzera
voto: 3

Partiamo dalla fine, tanto si sa che nei film di 007 la trama è solo un pretesto: James Bond (Lazemby) convola a nozze, dopo la solita, interminabile serie di sparatorie, scazzottate e inseguimenti. Sarebbe un punto di non ritorno nella saga della superspia partorita dalla fantasia di Ian Fleming, se non fosse che il matrimonio dura il tempo di un bacio, lasciando presagire un sequel che non sarebbe mai arrivato. È questo forse l'unico vero elemento di un film che peraltro ha fatto discutere, dal momento che, stando a quanto racconta Leonard Maltin, Al servizio segreto di sua maestà verrebbe considerato dai fan addirittura come uno dei migliori della serie, mentre notoriamente - ce lo ricorda anche Tullio Kezich - il romanzo dal quale il film prende spunto fu scritto da un Fleming ormai vecchio e stanco.
Il pretesto narrativo è il solito: c'è il solito plutocrate cattivo che vuole annientare il mondo. Questa volta ha il volto di Telly Savalas, che quattro anni più tardi sarebbe diventato famosissimo come tenente Koyak, il quale vuole scatenare una guerra batteriologica. L'unico che può fermarlo è il dotatissimo James Bond, alias 007, che lo insegue sulla alpi svizzere dopo essere passato per Inghilterra e Russia. Primo e ultimo film con l'australiano George Lazemby, che avrebbe restituito il testimone a Sean Connery per l'ultima volta nel successivo episodio: un interprete troppo opaco, poco carismatico, neanche troppo bello, messo a servizio di sua maestà ma anche di un film senza nerbo, che si fa ricordare soltanto per le insistite scene di inseguimento sugli sci e sul bob e per una rocambolesca fuga da una funivia, ma che regala pochissimo humour e nessun gadget tecnologico.    

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