regia: FUKSAS, ELISA * LE MOLI, LUCREZIA * MUCI, FRANCESCA
genere: documentario
location: Italia
voto: 6
Ambiente, giovani e politica raccontati da tre giovani registe volute dal patron di Rai Cinema, Franco Scaglia. Nel primo capitolo (di Elisa Fuksas; voto: 5/6) vengono analizzate le ragioni che hanno portato l'Italia dall'essere un Paese paesaggisticamente e artisticamente meraviglioso agli scempi degli ultimi 90 anni. Il capitolo sui giovani, diretto da Francesca Muci (voto: 3/6) è una panoramica condotta nell'intera penisola su vita, speranze e obiettivi dei giovani d'oggi. L'ultimo, dedicato alla politica e diretto da Lucrezia Le Moli (voto: 4/6) fornisce agli intervistati l'occasione per rispondere a domande molto semplici: cosa hai votato, perché hai votato così e cosa ti aspetti.
Il quadro d'insieme, a dispetto del fatto che le tre registe in erba abbiano lavorato separatamente, è complessivamente omogeneo. Ma mentre nel primo dei tre episodi, diretto dalla figlia del celebre architetto Massimiliano Fuksas, c'è un obiettivo chiaro e una ricerca tutt'altro che banale nel montaggio e nelle immagini, gli altri due, e in particolare il capitolo sui giovani, scadono nell'inchiesta a clichè, sono privi di metodo e chiarezza di intenti e rimangono sideralmente lontani dal nitore di documentari come Vogliamo anche le rose, Videocracy, Parole sante, Biùtiful cauntri e Nazirock. A corredare il tutto ci sono gli interventi di Alain Touraine, Oliviero Toscani, Edoardo Winspeare, alternati a quelli della tantissima gente comune intervistata un po' ovunque.
Il quadro d'insieme, a dispetto del fatto che le tre registe in erba abbiano lavorato separatamente, è complessivamente omogeneo. Ma mentre nel primo dei tre episodi, diretto dalla figlia del celebre architetto Massimiliano Fuksas, c'è un obiettivo chiaro e una ricerca tutt'altro che banale nel montaggio e nelle immagini, gli altri due, e in particolare il capitolo sui giovani, scadono nell'inchiesta a clichè, sono privi di metodo e chiarezza di intenti e rimangono sideralmente lontani dal nitore di documentari come Vogliamo anche le rose, Videocracy, Parole sante, Biùtiful cauntri e Nazirock. A corredare il tutto ci sono gli interventi di Alain Touraine, Oliviero Toscani, Edoardo Winspeare, alternati a quelli della tantissima gente comune intervistata un po' ovunque.
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