martedì 20 ottobre 2009

Bastardi senza gloria (Inglourious Basterds)

anno: 2009   
regia: TARANTINO, QUENTIN  
genere: thriller  
con Brad Pitt,  Mélanie Laurent,  Christoph Waltz,  Eli Roth,  Michael Fassbender,  Diane Kruger,  Daniel Brühl,  Til Schweiger,  Gedeon Burkhard,  Jacky Ido,  B.J. Novak,  Omar Doom,  August Diehl,  Denis Menochet,  Sylvester Groth,  Martin Wuttke,  Mike Myers,  Julie Dreyfus,  Richard Sammel,  Alexander Fehling,  Rod Taylor,  Soenke Möhring,  Samm Levine,  Paul Rust,  Michael Bacall,  Arndt Schwering-Sohnrey,  Petra Hartung,  Volker Michalowski,  Ken Duken,  Christian Berkel,  Anne-Sophie Franck,  Léa Seydoux,  Tina Rodriguez,  Lena Friedrich,  Ludger Pistor,  Jana Pallaske,  Wolfgang Lindner,  Michael Kranz,  Rainer Bock,  André Penvern,  Sebastian Hülk,  Buddy Joe Hooker,  Carlos Fidel,  Christian Brückner,  Hilmar Eichhorn,  Patrick Elias,  Eva Löbau,  Salvadore Brandt,  Jasper Linnewedel,  Wilfried Hochholdinger,  Olivier Girard,  Michael Scheel,  Leo Plank,  Andreas Tietz,  Bo Svenson,  Enzo G. Castellari  
location: Francia
voto: 10

Parigi, 1944. Un gruppo di soldati ebrei americani chiamati "i bastardi" e la giovane sopravvissuta a una strage nazista (Laurent) stanno preparando - ciascuno ignorando il progetto parallelo - una strage in un cinema, in occasione della prima di un film di propaganda nazista alla quale interverranno anche Hitler e Goebbels. Ma un astuto comandante della Gestapo (Waltz) potrebbe far saltare entrambi i piani.
"Questo potrebbe essere il mio capolavoro", fa dire Tarantino a Brad Pitt, soddisfatto - nell'ultima scena del film - per aver inciso sulla fronte del nemico l'ennesima svastica, in modo che i nazisti possano essere riconoscibili anche senza divisa. Ma la frase non è lì per caso: mixando un film dell'italiano Castallari (Quel maledetto treno blindato) con uno di Aldrich (Quella sporca dozzina), il regista più folle di Hollywood compie il suo capolavoro frullandoci dentro tutti i topoi del suo cinema: il gusto per i soprannomi, il tema della vendetta (al cinema gli ebrei si prendono la loro rivincita sui nazisti), gli inserti da fumetto, le esagerazioni splatter, l'umorismo, il gusto per la citazione cinematografica e quello per il politicamente scorretto (qui si scherza con l'Olocausto…). Il tutto sorretto da una sceneggiatura impeccabile, suddivisa come al solito in capitoli, dove non c'è una sola scena che allenti per un attimo la suspense. Da sola, quella nella taverna dove si danno appuntamento i bastardi entra di diritto nella storia del cinema. Da vedere e rivedere, a dispetto delle due ore e mezza di durata che scivolano via in un attimo.
Meritatissimo il premio per la migliore interpretazione maschile a Christoph Waltz, vero mattatore del film, al festival di Cannes. Lo stesso attore si è anche aggiudicato il Premio Oscar 2010 come migliore attore non protagonista.

Nessun commento:

Posta un commento