regia: KOSTER, HENRY
genere: grottesco
con James Stewart, J.Hull, P.Dow, C.Drake
location: Usa
voto: 8,5
All'ammonimento della sorella che gli ricorda che "in questo mondo devi essere o molto astuto o molto amabile", Elwood P.Dowd (James Stewart, l'incarnazione stessa della simpatia) non ha dubbi e imbocca spavaldo la seconda strada. Gentile e ospitale con chiunque gli capiti a tiro, Elwood passa le giornate in compagnia di Harvey, un grande coniglio bianco col quale chiacchiera e beve. Davanti ad una situazione allucinatoria insostenibile, la sorella (Hull) cercherà di farlo internare in una clinica psichiatrica, ma il dubbio circa la concreta esistenza del coniglio comincerà ad attanagliare non soltanto il Dottor Crowley, primario della clinica, ma anche lo spettatore.
Nel pieno del successo della commedia all'americana, Koster guadagna coraggiosamente la via del grottesco, facendo indossare a James Stewart i panni del personaggio di una commedia di Mary Chase (qui sceneggiatrice con Oscar Brodney) già vincitrice del premio Pulitzer. Pur inzeppato di momenti esilaranti e premiato dall'efficacissima interpretazione del protagonista (peraltro doppiato magnificamente nella versione italiana) - tornato al ruolo dell'ingenuo idealista dopo Mr.Smith va a Washington - Harvey non trascura di inserire nella partitura qualche acuto sul rapporto tra scienza e arcano, trasformandosi in un divertente apologo "sul disagio sociale di un mondo dai ritmi incomprensibili" (Veltroni). Oscar a Josephine Hull.
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