regia: HOPPER, DENNIS
genere: avventura
con Peter Fonda, Dennis Hopper, Jack Nicholson, Antonio Mendoza, Phil Spector, Warren Finnerty, Luke Askew, Luana Anders, Sabrina Scharf, Robert Walker Jr., Toni Basil, Karen Black
location: Usa
voto: 6,5
Venduta una grossa partita di cocaina e raggranellati un po' di quattrini, Capitan America (Fonda) e Billy (Hopper) si dirigono a bordo delle loro motociclette (dei "chopper", molto in voga negli anni '60) alla volta di New Orleans per assistere al carnevale. Durante il tragitto hanno varie avventure: vengono ospitati in una comune hippy, incontrano in cella uno strano avvocato (Nicholson) che fa discorsi senza senso sui veganiani, alcuni bifolchi li insultano per il loro aspetto, hanno un'esperienza lisergica in un cimitero insieme a qualche ragazza. Finiranno trucidati a colpi di fucile, in un finale memorabile.
Film manifesto della controcultura americana, diretto da Dennis Hopper, prodotto da Peter Fonda e scritto da entrambi, Easy rider è una sorta di western postmoderno in chiave di road movie che mette a fuoco molti cliché della controcultura in voga in quegli anni: il viaggio come metafora, le comuni, gli hippy, la musica rock, il teatro di figura e le droghe. A queste ultime i due autori conferiscono un simbolismo preciso: la cocaina come merce corruttrice, la marijuana come agente socializzante e l'acido come incubo. Al di là di alcune scene memorabili, il film collassa con il passare degli anni: manca una vera sceneggiatura, è spesso lento, sconclusionato, ingenuo e indugia troppo a lungo sui paesaggi.
Per me, si tratta di un film-manifesto di un'epoca. Non meno di quattro stelle, non fosse che per la colonna sonora, che non hai citato. La tua ricostruzione della trama è tuttavia ineccepibile e le tue osservazioni molto acute. Complimenti!
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