regia: WAGONER, BRYCE
genere: documentario
con
Ashley Adams, Brittany Andrews, Lisa Ann, Danny D, Aubrey Gold, Dennis
Hof, Darren James, Jewel Jonlyn Jeter, Johnnie Keyes, Chasey Lain, Bud
Lee, Janine Lindemulder, Venus Lux, Ginger Lynn, Ariana Marie, Gary Dean
Orona, Nicole Prause, Shyla Ryder, Herschel Savage, Donny Sins,
Georgina Spelvin, Howard Stern, Tabitha Stevens, Jenevieve Zaya
location: Usavoto: 3,5
Aggiornamento del film di cinque anni prima, con star più o meno attempate del cinema hard degli anni '70, '80 e '90 e frammenti di interviste ai divi emergenti. Più rispondente al titolo rispetto al capitolo precedente, After porn ends 2 racconta le vicende della cougar Lisa Ann (l'attrice che rivela i retroscena più interessanti, a cominciare dal razzismo che serpeggia negli ambienti del porno e che si è data all'editoria e ha pubblicato un'autobiografia), di Brittany Andrews (entrata e uscita dal mondo del porno), di Darren James (colpito dal virus Hiv sul set e adesso impegnato in campagne a favore del controllo delle malattie sessualmente trasmissibili), di Chasey Lain, che racconta al regista quanto i set a luci rosse la abbiano segnata. E poi ci sono Ginger Lynn, oggi "famosa" pittrice (così dice...), Tabitha Stevens, la donna tutta denti che si è trasformata in una fotografa di successo, Janine Lindemulder, che ha depauperato l'enorme fortuna economica arrivata troppo presto, perdendo casa e figlio, rendendosi anche protagonista di una battaglia legale contro Sandra Bullock. A queste storie si aggiunge quella persino tenera dell'ormai ultrasettantenne Johnnie Keyes, reinventatosi come cantante jazz e crooner. A quelle dei protagonisti si affiancano brevi dichiarazioni dei divi emersi nell'epoca di internet: le loro testimonianze servono a rendere più nitido il contrasto tra l'età dell'oro del porno - quella compresa tra gli anni '70 e gli anni '90 - e la radicale trasformazione dell'industria, avvenuta in seguito alla facilità d'accesso ai prodotti da parte del pubblico. una metamorfosi che ha contribuito a spostare moltissimo verso l'alto gli standard performativi di attori e soprattutto attrici, costrette a qualsiasi aberrazione pur di sfondare (in tutti i sensi). Cinema di impianto strettamente televisivo, nutrito da brevi inserti censurati e ammantato da tutta la tristezza che quel mondo comunica.
Nessun commento:
Posta un commento