mercoledì 6 aprile 2016

Hitchcock/Truffaut

anno: 2015       
regia: JONES, KENT
genere: documentario
con Alfred Hitchcock, François Truffaut, Wes Anderson, Olivier Assayas, Peter Bogdanovich, Arnaud Desplechin, David Fincher, Richard Linklater, Paul Schrader, James Gray, Kiyoshi Kurosawa, Martin Scorsese    
location: Usa
voto: 7,5

Nel 1962 François Truffaut intervistò per 8 giorni Alfred Hitchcock, per poi realizzare, quattro anni più tardi, quel libro seminale della storia della settima arte cinema che è Il cinema secondo Hitchcock. Il maestro britannico aveva all'epoca una sessantina d'anni, il suo giovane collega transalpino circa la metà. Entrambi sulla cresta dell'onda (benché Truffaut avesse girato "appena" tre film, pur essendo una stella di primissima grandezza della Nouvelle Vague), i due sembravano rispondere a modelli di cinema diversissimi. Quell'incontro servì a sdoganare Hitchcock dallo stereotipo di regista d'intrattenimento per farne pubblicamente un autore in piena regola. Ma servì anche all'ex recensore dei Cahiers du cinema per ottenere una vera lezione di cinema. Il film dell'americano Kent Jones ricostruisce quello storico incontro a tre (la terza persona era la mastodontica interprete), servendosi delle bobine su cui vennero incise quelle conversazioni, delle splendide fotografie di Philippe Halsman e della testimonianza di molti epigoni del genio britannico tra cui Wes Anderson, Olivier Assayas, Peter Bogdanovich, David Fincher, Richard Linklater, Paul Schrader, James Gray e Martin Scorsese, il più cinefilo di tutti. Proprio questa interviste aggiunte annacquano un po' l'intera operazione, con interventi talvolta banali e puramente riempitivi. Resta il godimento delle sequenze prese dai moltissimi capolavori hitchcockiani (Psyco, Gli uccelli, L'uomo che sapeva troppo, La finestra sul cortile), mentre il repertorio di Truffaut è ristretto alle due opere più importanti realizzate fino a quel momento: I 400 colpi e Jules e Jim. Così come sono assai incisive le riflessioni sulla dimensione simbolica e psicanalitica del cinema hitchcockiano, sull'uso del tempo, sulla suspense e sulle mirabolanti tecniche di ripresa di un "artista che scriveva con la macchina da presa". Documentario imperdibile per chi voglia capire cosa fosse il cinema secondo uno dei personaggi-chiave per capire la settima arte.    

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