martedì 5 aprile 2016

Veloce come il vento

anno: 2016       
regia: ROVERE, MATTEO
genere: drammatico
con Stefano Accorsi, Matilda De Angelis, Roberta Mattei, Paolo Graziosi, Lorenzo Gioielli, Giulio Pugnaghi, Tatiana Luter, Rinat Khismatouline    
location: Italia
voto: 7

Rimasta precocemente orfana di padre e con una madre scomparsa nel nulla, la diciassettenne Giulia De Martino (interpretata dall'ottima esordiente Matilda De Angelis), pilota di gare GT, si ritrova con un fratellino a carico (Pugnaghi) e un'ipoteca sulla catapecchia dove abita. Il fratello Loris (Accorsi), ex pilota sbandato e tossico che non vede da dieci anni, torna nella vita della ragazza pretendendo la sua parte di eredità. Dalla coabitazione coatta tra i due nascerà un inaspettato sodalizio che, attraverso le vittorie, potrebbe costituire l'unica soluzione per non perdere la casa.
Dopo due film mediocri come Un gioco da ragazze e Gli sfiorati, Matteo Rovere firma la sua opera di gran lunga più riuscita, ribadendo quanto di buono aveva già dimostrato (regia, soluzioni visive, montaggio, uso del sonoro, cambio frequente degli obiettivi di ripresa), aggiungendovi una cifra narrativa ancora estrema (come ne Gli sfiorati) ma stavolta ispirata alla realtà (il film si rifà alla figura del pilota di rally torinese Carlo Capone), pur mantenendo una struttura di fondo similissima a quella del film precedente (uno sballato che entra come un tornado nella vita di un congiunto). Tra inseguimenti degni della lezione hollywoodiana, colpi di scena ben assestati e una trama congegnata a dovere, Veloce come il vento riesce a mantenere un ritmo che pareggia quello delle gare, tra rombo dei motori, sudore e benzina. Merito anche di Stefano Accorsi, dimagrito per l'occasione di 10 chili e costantemente sul crinale dell'overacting, che indossa, con qualche eccesso di massa muscolare, panni assai simili a quelli che vestì in Radiofreccia, anch'esso ambientato nella provincia emiliana (lì Correggio, qui Imola).    

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