sabato 15 marzo 2014

Prossima fermata: Fruitvale Station (Fruitvale Station)

anno: 2013       
regia: COOGLER, RYAN  
genere: drammatico  
con Michael B. Jordan, Melonie Diaz, Octavia Spencer, Kevin Durand, Chad Michael Murray, Ahna O'Reilly, Ariana Neal, Keenan Coogler, Trestin George, Joey Oglesby, Michael James, Marjorie Crump-Shears, Destiny Ekwueme, Bianca Rodriguez III, Julian Keyes, Kenny Grimm, Thomas Wright, Jemal McNeil, Steven C Johnson, Alejandra Nolasco, Alex Alessandro Garcia, Marvin Greene, Laurel Moglen, Victor Toman, Herman Tsui, Liisa Cohen, Darren Bridgett, Caroline Lesley, Lucena Herrera, Brian Richardson, Razon Alicia Tramble, Maya Tapia, Nassir Zughayer, Patrick Sieler, Thomas Cokenias, Wanda Johnson, Christina Elmore, Tamera Tomakili, Chris Riedell, Denzel Worthington, Alan C. Foster, Saul Ramirez, Charmaine Davis, Jonez Cain, Jasmin Bristow, Chris Morocco, Robert Ajlouny, Noah Staggs, Kurt Cotton, Nicholas Crispen, Dustin Miller, Sergio Valle, William T. Bayley, Jennifer Nicole, Lola Preza, Levi Zavala, Jason Garcia, William Armando, Tristan Gray, Ruben Rivera, Kassandra Cesar, Israel Cesar, Tatiyana Gomez, Noah Zavala, Maleah Nipay-Padilla, Nicole Maxali, Jessica Clark, John Burke, Montgomery Paulsen, Matthew Thomas Ward, Spencer Kalin-Mulder, Della Hamlin, James Mastel, Guzman Leonel, Reggie Rahming, Ian  
location: Usa
voto: 5,5

A.C.A.B. È il capodanno del 2009 a Oakland. Oscar (Jordan) e la sua compagna (Diaz), insieme a un gruppetto di amici, stanno per recarsi con la metropolitana a San Francisco per festeggiare. Ma durante il viaggio di ritorno scoppia una baruffa su una delle carrozze. Oscar e i suoi sodali vengono fermati dalla polizia, maltrattati. Ci scappa il colpo e anche e il morto. Sono gli ultimi venti minuti di un film-denuncia che racconta come tutto il mondo sia paese, come anche sull'altra sponda dell'oceano esistano altrettanti casi Cucchi, Uva, Aldrovandi, con l'unica differenza che in America la giustizia funziona più rapidamente che da noi. Da quelle parti, i nostri eroi della Diaz e di Bolzaneto almeno per qualche mese riuscirebbero a vedere il sole a scacchi. Ma anche negli States, a conti fatti, le pene per questi criminali in divisa sono irrisorie. Il film dell'esordiente Ryan Coogler ha un impianto assai classico e nella prima metà racconta il tentativo del nero 22enne protagonista di lasciarsi alle spalle una vita ai margini, fatta di spaccio e cattive compagnie. Il ritmo per quasi un'ora è monocorde, la vicenda di Oscar sovrapponibile alle moltissime altre storie di redenzione, ma ciò che probabilmente ha fatto presa sul pubblico del Sundance, che ha incoronato Fruitvale Station con il massimo alloro, è la potenza civica del film, che nel finale mette in scena la reale impotenza del comitato pro-Oscar per ottenere giustizia e l'impermeabilità delle istituzioni ai diritti dei neri, alla faccia di Obama. All cops are bastards.    

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