lunedì 31 marzo 2014

Il paradiso degli orchi (Au bonheur des ogres)

anno: 2013       
regia: BARY, NICOLAS 
genere: commedia gialla 
con Raphaël Personnaz, Bérénice Bejo, Guillaume de Tonquedec, Emir Kusturica, Thierry Neuvic, Mélanie Bernier, Dean Constantin, Marius Yelolo, Bruno Paviot, Alice Pol, Youssef Hajdi, Armande Boulanger, Adrien Ferran, Mathis Bour, Joël Demarty, Marie-Christine Adam, Jean-Louis Barcelona, Isabelle de Hertogh, Ludovic Berthillot, Gil Alma, Pierre Bénézit, Maxime Motte, Ann Confort, Germain Wagner, Marc Olinger, Franck Sasonoff, Thibault De Lussy, Esther Baralle, Régis Romele, Florian Goutiéras, Benjamin Michaluk, Anastasia Perucci, Axel Keravec, Louis Wagner, Julia Piaton, Jérémy Bardeau, François Laurent, Max Morel, Sophie-Charlotte Husson, William Bauche, Jean-Lou Chaffre, Adrien Curt, Johanna Landau, Alain Holtgen, Gilles Soeder, Marie-Béatrice Dardenne 
location: Francia
voto: 4

Daniel Pennac deve gran parte della sua fortuna al personaggio di Benjamin Malaussène, rimasto al centro di 6 dei suoi romanzi e caratterizzato dall'essere un capro espiatorio di professione (tristissima la battuta che i traduttori italiani hanno rubato al Gassman dell'Audace colpo dei soliti ignoti sul "capo respiratorio").
Malaussène (Personnaz) lavora in una di quelle cattedrali del consumo che sono i grandi magazzini. Accade che per ben due volte si trovi nel posto sbagliato al momento sbagliato, quando due grosse esplosioni mietono in entrambe le circostanze una vittima legata al magazzino. I sospetti ricadono su di lui, il quale, grazie all'aiuto di una fascinosa e intraprendente giornalista (Bejo) riuscirà a smascherare il vero colpevole, dietro il quale si cela, e da qui il titolo del romanzo e del film, una truce storia di rapimenti di bambini.
Se la critica di Pennac al mondo del consumo è flebilissima e tutta imperniata sul ruolo del capro espiatorio che, per evitare guai al magazzino, si prende i rimproveri davanti agli acquirenti rimasti attoniti al momento di sporgere reclamo, nel film tutto si riduce a macchietta e la combinazione tra trama gialla e rosa arranca vistosamente.    

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