sabato 22 febbraio 2014

12 anni schiavo (12 Years a Slave)

anno: 2013       
regia: McQUEEN, STEVE
genere: drammatico
con Chiwetel Ejiofor, Dwight Henry, Dickie Gravois, Bryan Batt, Ashley Dyke, Kelsey Scott, Quvenzhané Wallis, Cameron Zeigler, Tony Bentley, Scoot McNairy, Taran Killam, Christopher Berry, Bill Camp, Mister Mackey Jr., Chris Chalk, Craig Tate, Adepero Oduye, Storm Reid, Tom Proctor, Marc Macaulay, Vivian Fleming-Alvarez, Michael K. Williams, Douglas M. Griffin, John McConnell, Marcus Lyle Brown, Richard Holden, Rob Steinberg, Paul Giamatti, Anwan Glover, Benedict Cumberbatch, James C. Victor, Liza J. Bennett, Nicole Collins, J.D. Evermore, Paul Dano, Michael Fassbender, Sarah Paulson, Lupita Nyong'o, Andy Dylan, Deneen Tyler, Mustafa Harris, Gregory Bright, Austin Purnell, Thomas Francis Murphy, Andre De'Sean Shanks, Kelvin Harrison, Scott Michael Jefferson, Alfre Woodard, Isaiah Jackson, Garret Dillahunt, Topsy Chapman, Devin Maurice Evans, Brad Pitt, Jay Huguley, Devyn A. Tyler, Willo Jean-Baptiste
location: Usa
voto: 5

New York, 1841. Solomon (Ejiofor) è un nero ben integrato che si guadagna da vivere suonando il violino. Tutto va bene fino a quando non arrivano il gatto e la volpe di collodiana memoria che lo abbindolano promettendogli guadagni miracolosi e fama certa. L'uomo viene drogato, imprigionato e il giorno seguente venduto come un qualsiasi schiavo destinato ai campi di cotone del sud, sempre più bisognosi di braccianti. Ci vorranno 12 anni prima che possa tornare a una condizione accettabile.
Al suo terzo film, Steve McQueen sottolinea ancora una volta l'interesse vivido per il tema della perdita della libertà: dalla prigione di Hunger e la dipendenza dal sesso di Shame alla schiavitù di quest'ultimo lavoro. Stavolta però non c'è nulla di nuovo sotto il sole (della Louisiana): il film, tratto dal romanzo autobiografico di Solomon Northup, non aggiunge nulla sul piano dei contenuti neppure a opere come Amistad e perde, su quello della forma, la forza che aveva mostrato in alcune sequenza magistrali dei suoi film precedenti, barattandola per un pugno di scene da pura macelleria.
Oscar 2014 per: miglior film, attrice non protagonista (Lupita Nyong'o), sceneggiatura non originale.    

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