mercoledì 1 giugno 2011

Tutti per uno (Les mains en l'air)

anno: 2011       
regia: GOUPIL, ROMAIN
genere: commedia fantastica
con Valeria Bruni Tedeschi, Linda Doudaeva, Jules Ritmanic, Louna Klanit, Louka Masset, Jérémie Yousaf, Dramane Sarambounou, Hippolyte Girardot, Romain Goupil, Malika Doudaeva, Sissi Duparc, Hélène Babu, Florence Muller, Clémence Charpentier
location: Francia
voto: 2

La Francia non aveva neppure fatto in tempo a licenziare Welcome, quel capolavoro sul tema dei sans papiers vessati dall'amministrazione Sarkozy, che ecco arrivare quest'operina esile esile, a metà strada tra il truffautiano Gli anni in tasca e il film di denuncia in chiave di commedia fantastica. Al centro della vicenda c'è Milana, donna cecena che nel 2067 rievoca i fatti del 2009, allorquando una famiglia francese la prese in affido per sottrarla al pericolo di estradizione. I compagni fecero quadrato intorno a lei, rifugiandosi per alcuni giorni all'interno di un bunker improvvisato e mettendo in allarme famiglie e autorità.
Romain Goupil, barricadero di antica militanza, propone un film alla melassa nel quale la sceneggiatura è lasciata alla libera improvvisazione dei mocciosi, con inevitabile esito pasticciato. Non aiutano né il tono da tavoletta, né l'interpretazione di Valeria Bruni Tedeschi - che di Sarkozy è la cognata - in veste di pasionaria, né i toni didascalici, né il buonismo a tutti i costi.    

3 commenti:

  1. Ciao Stefano, ci becchi freschi freschi di visione di Tutti per uno, siamo andati ieri sera e abbiamo portato anche Enea perché mi sembrava una tematica interessante e affrontata a un livello che potesse coinvolgerlo.
    Ma concordo, devo dire che sono uscita un po’ così (di sicuro anche influenzata dal fatto che la Bruni Tedeschi proprio non la trovo un’attrice e in genere mi irrita).
    Sono d’accordo sulla sceneggiatura pasticciata, tra l’altro proprio all’inizio, nell’ambientazione che vorrebbe essere futuristica anno 2067, ho trovato di un banale il-futuro-con-villona-bianca-e-squadrata. All’interno della quale tra l’altro si scorgono dei caloriferi...! Magari tra quarant’anni ci saranno altri sistemi di riscaldamento, che dici? Troppo contemporaneo, comunque, come sfondo per un ‘futuro’.
    E nel finale, sempre nel futuro, ho trovato assurdo quando lui dichiara che con l’amica si erano poi persi di vista perché lei si era trasferita a Lille; quanto saranno mai Parigi-Lille, 100 km??? I ragazzini dimostravano nel film di essere pratici di chat e sistemi vari informatici, figurati se non potevano restare in contatto. Ed è anche inverosimile che la madre (La Bruni Tedeschi) non abbia provato a ricercare una ragazzina che aveva quasi adottato e a cui il figlio era evidentemente attaccato.
    Buchi di sceneggiatura, sì.

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  2. Ciao scusa tono da tavoletta cosa vuol dire? Sinceramente non capisco questa tua frase,se hai voglia puoi mica leggermente approfondire la cosa? Grazie ciao.

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  3. Colpa del correttore ortografico: favoletta, non tavoletta. Ciao

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