lunedì 4 agosto 1997

Terra di mezzo

anno: 1996   
regia: GARRONE, MATTEO
genere: documentario
con Fatou Kine Fall, Gabriella Aru, Barbara, Mario Colasanti, Giacomo De Martino, Guglielmo Ferraiola, Gertian Durmishi, Stefano Evangelisti, Euglen, Gertian, Antonio Gervasutti,  Gubda, Kuc Jaroslaw, Ahmed Mahgoub, Jaqueline Rose Nabagereka, Pascal, Andrzej Pawlikowski, Paolo Sassanelli, Maria Ramirez, Mariane Sano, Gino Scartaghiande, Salvatore Sansone, Massimo Sarchielli, Laura Rosso, Euglen Sota, Tina
location: Italia   
voto: 8

Grazie ai metri di pellicola guadagnati con la vittoria del premio Sacher indetto da Nanni Moretti, l'esordiente Matteo Garrone sfrutta con piglio sociologico l'opportunità avuta, per raccontare tre storie di marginalità metropolitana ambientate a Roma. Tutti e tre gli episodi raccontano le giornate tipiche di emigrati extracomunitari e sono interpretati da personaggi autentici. Nel primo (Silhouette), alcune prostitute nigeriane contrattano con la variopinta clientela alla periferia della città. Una didascalia ci informa che ciascuna di loro, sottoposta nel paese natale ad una terribile fattura, deve riscattarsi pagando la cifra di 60 milioni di lire. Nel secondo episodio (Euglem e Gertian), alcuni giovanissimi albanesi vengono sfruttati per lavori di manovalanza e muratura. Eppure le loro bocche sono capaci ancora di sorridere. Nel terzo (Self-service), un egiziano passa la propria esistenza randagia presso un distributore automatico di benzina, racimolando qualche lira per l'aiuto offerto e scambiando occasionalmente quattro chiacchiere con gli avventori. A giorno fatto torna a dormire nella sua stanza di tre metri per due. Senza pretese da grande cinema, sebbene vantando una discreta professionalità nella tecnica di montaggio, Garrone restituisce intatto, sobrio e senza patetismi il ritratto di queste esistenze precarie, riuscendo a far vibrare tutta la sensibilità dello spettatore.    

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