sabato 23 agosto 1997

Bianca

anno: 1984   
regia: MORETTI, NANNI 
genere: grottesco 
con Nanni Moretti, Laura Morante, Roberto Vezzosi, Remo Remotti, Claudio Bigagli, Enrica Maria Modugno, Vincenzo Salemme, Margherita Sestito, Dario Cantarelli, Virginie Alexandre, Fabrizia Frezza, Alberto Bracco, Giovanna De Luca, Frederique Alexandre, Luigi Moretti, Silvia Moretti, Mario Garriba, Gianfelice Imparato, Inigo Lezzi, Daniele Luchetti, Mario Monaci Toschi, Giorgio Viterbo, Mauro Fabretti, Angelo Barbagallo, Matteo Fago, Nicola Di Pinto, Vandeneede Christine, Giovanni Buttafava, Valerio Berutti, Henry Alexandre, Maxime Alexandre  
location: Italia
voto: 10 

Due strani delitti, quello di una donna e quello di una giovane coppia, conducono un commissario di polizia (Vezzosi) a indagare su Michele Apicella (Moretti), professore di matematica al liceo romano Marilyn Monroe, unica persona ad avere contatti con entrambi i casi. Tra pedinamenti ed appostamenti, si scoprirà che il colpevole, reo confesso, è davvero lui. E questa è la trama. Ma nel film c'è moltissimo di più. Scritto dallo stesso Moretti e sceneggiato con Sandro Petraglia, Bianca è una riflessione amarissima, sviluppata in chiave grottesca, iperbolica e con occhio da entomologo, sul senso della coppia, un tema che il regista romano riprenderà in parte nel successivo La messa è finita. Obbligato dal gioco della razionalità, il nostro professore cerca geometrie perfette tra i suoi amici più intimi e i vicini di casa, attratto dalla nettezza delle cose più che dai chiaroscuri. "Un numero o è positivo o è negativo. A me non piacciono le vie di mezzo", dichiara. E così chi sfugge al rigore del suo disegno sentimentale viene eliminato con assoluto candore, senza alcuna efferatezza. Peccato che lo iato tra teoria e pratica non permetta al nostro di rabberciare un vincolo dignitoso con la collega Bianca (Laura Morante), con la quale si misura sempre per sottrazione. Con Bianca Moretti sembra affrancarsi dalla narrazione ellittica e rapsodica dei film precedenti per prendere una strada più lineare gravida di temi ponderosi, "dove l'effetto di straniazione conquista sempre più spazio in rapporto alla risata" (Kezich). Con umorismo ed autoironia Moretti mette in gioco sé stesso in maniera esemplare, consegnando al cinema italiano degli anni Ottanta una delle sue opere più belle. Molte le sequenze di culto: da quella della spiaggia in cui Apicella si guarda intorno per poi tuffarsi su una donna sdraiata, a quella in cui consuma un gigantesco barattolo di Nutella, fino alla celeberrima "continuiamo così, facciamoci del male", pronunciata in occasione di un pranzo a casa di alcuni suoi alunni. Assistente alla regia è il futuro regista Daniele Luchetti.

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