regia: OZPETEK, FERZAN
genere: drammatico
con Alessandro Gassman, Francesca D’Aloja, Carlo Cecchi
location: Turchia
voto: 3
L'architetto romano Francesco (Gassman) riceve in eredità un bagno turco (un hamam, appunto) da una zia eccentrica emigrata ad Istambul. Raggiunta la nuova Costantinopoli, Francesco viene affascinato da una dimensione esistenziale tanto diversa da quella alla quale è abituato: decide di non vendere più l'hamam ad una ricca palazzinara e si innamora del figlio dei padroni di casa che lo ospitano. Impossibile meravigliarsi del cambio di parrocchia se la donna con la quale sei sposato è Francesca D'Aloja, la moglie arpia che lo tradisce da due anni col suo migliore amico. La donna raggiunge il marito ad Istambul, per ventilargli un'ipotesi di separazione, ma la morte di Francesco, ucciso con una coltellata da un sicario della palazzinara, le farà cambiare idea.
A parte che vedendo recitare Alessandro Gassman si capisce subito perché suo padre abbia sofferto per tanti anni di depressione, ciò che è inaccettabile, in un film che avrebbe la pretesa di mettere a confronto due culture tanto diverse, è la presenza di Francesca D'Aloja, che già avevamo visto recitare a fianco di Gassman nell'orripilante Quando eravamo repressi. Degno membro della famiglia Addams, questa scopa deambulante svilisce con la sua presenza anche i momenti migliori del film, attraverso una recitazione tutta sopra le righe. Ma chi crede di essere? Anna Magnani?
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