anno: 2018
regia: MORDINI, STEFANO
genere: giallo
con Riccardo Scamarcio, Maria Paiato, Miriam Leone, Fabrizio Bentivoglio, Ascanio Balbo
location: Italia
voto: 6
Giunto all'apice del successo economico, l'imprenditore Adriano Doria (Scamarcio) rischia di vedere evaporare tutto ciò che ha costruito quando entra nel mirino della giustizia e dell'opinione pubblica in seguito alla misteriosa sparizione di un ragazzo e all'accusa di avere ucciso la sua amante (Leone). Un'avvocatessa di rango (Paiato), prossima alla pensione, sembra l'unica in grado di toglierlo dai pasticci, a condizione che l'uomo confessi tutta la verità e non sorvoli sui dettagli. Che, stando alla versione dell'uomo, grosso modo sono questi: fuori dalla consueta residenza milanese dove si trovava con la sua amante, Adriano avrebbe avuto un incidente nel quale ha perso la vita proprio il ragazzo scomparso. Manipolato e puntino dalla sua amante, l'uomo ne fa sparire il cadavere, salvo doversela poi vedere con i genitori del giovane, poco inclini a credere a una messinscena degna dell'incipit di Psycho.
Con il remake dello spagnolo Contrattempo, Stefano Mordini, che aveva lavorato con Scamarcio in Pericle il nero, perde un'occasione ghiottissima: quella di portare alla sua massima potenzialità un film di ottima scrittura ma affidato a interpreti tutt'altro che all'altezza (d'altronde il film iberico fu pensato per la piattaforma Netflix). Qui, nonostante la presenza di Bentivoglio e dello stesso Scamarcio, sono le due donne protagoniste a destare le maggiori perplessità: Miriam Leone, la ex Miss Italia che dovrebbe essere cancellata da qualsiasi indicizzazione degli attori italiani, e la pur brava Maria Paiato, il cui gioco di identità è tuttavia troppo scoperto (responsabilità forse di trucco e regia). Atmosfere suggestive, suspense fiacca e risultato inferiore alle attese.
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