lunedì 5 febbraio 2018

Pietro Mennea - La freccia del Sud

anno: 2015   
regia: TOGNAZZI, RICKY   
genere: biografico   
con Michele Riondino, Luca Barbareschi, Elena Radonicich, Gian Marco Tognazzi, Jerry Mastrodomenico, Nicola Rignanese, Alice Bellagamba, Emanuele Montagna, Fabrizio Traversa, Filippo Dini, Paolo Giangrasso, Guglielmo Pinelli, Mrius Bizau, Federigo Ceci, Angelo Corelli, Maria Sole Corelli, Lunetta Savino    
location: Germania, Italia, Messico, Unione Sovietica
voto: 7   

Biopic televisiva che racconta le straordinarie imprese, di sportivo ma anche - se non soprattutto - di uomo, di Pietro Mennea (Riondino), velocista sui 100 e sui 200 metri piani, che nel 1980, a Città del Messico, batté il record sui 200 del suo idolo Tommy Smith. Il record di Mennea rimase imbattuto a livello mondiale per 17 anni e, a livello europeo, è tuttora insuperato. Il film di Ricky Tognazzi racconta la vicenda sportiva del ragazzo di Barletta, non lasciando mai dietro le quinte quella umana: le origini umili, le scarpette inadeguate di quando era ragazzino, la recalcitranza della madre (Savino), l'affetto benevolo del padre e poi l'incontro con il professore Carlo Vittori (interpretato da Lica Barbareschi, qui anche in veste di produttore), che lo allenò portandolo al successo fino a quella gara straordinaria che fu l'oro olimpico conquistato a Mosca sui 200, con una rimonta leggendaria. Determinazione e sacrificio furono i due pilastri del carattere di Mennea, richiamati nel film in tutta la loro complessità e forieri di successi anche fuori dalla pista di corsa: quel ragazzo pugliese che voleva farsi portatore del riscatto di tutto il meridione italiano prese anche 4 lauree, studiava mentre preparava gli allenamenti, mostrava sensibilità e purezza di principi. Tognazzi, assemblando un cast non tutto all'altezza (specialmente nei ruoli femminili) ripercorre - a partire da La grande corsa, che lo stesso Mennea ha scritto con Valitutti - molti momenti salienti della vita del protagonista (l'attacco terroristico palestinese nel 1972 a Monaco, gli scontri con la federazione, la rivalità con Borzov), affidandosi a un interprete all'altezza della situazione, anche se poco somigliante.     

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