sabato 13 maggio 2017

Il diritto di contare (Hidden Figures)

anno: 2016       
regia: MELFI, THEODORE
genere: drammatico
con Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Kevin Costner, Kirsten Dunst, Jim Parsons, Mahershala Ali (Mahershalalhashbaz Ali), Kimberly Quinn, Glen Powell, Aldis Hodge, Olek Krupa, Ken Strunk, Ariana Neal, Saniyya Sidney, Zani Jones Mbayise, Tre Stokes, Selah Kimbro Jones, Karan Kendrick, Corey Mendell Parker, Alkoya Brunson, Ashton Tyler, Lidya Jewett, Donna Biscoe, Jaiden Kaine, Gregory Alan Williams, Maria Howell, Arnell Powell, Bob Bost, Crystal Lee Brown, Tequilla Whitfield, Robert McKay, Dane Davenport, Evan Holtzman, Travis Smith, Scott Michael Morgan, Wilbur Fitzgerald, Kurt Krause, Devin McGee, Joe Hardy Jr., Paige Nicollette, Kamryn Johnson, Glenn Allen, Elizabeth Youman, Rebekah Boroughs    
location: Usa
voto: 5,5

All'inizio degli anni '60, in un'America in fase di assestamento tra la svolta kennediana, il carisma di Martin Luther King e la sua lotta per i diritti civili, la Guerra Fredda con l'Unione sovietica si combatteva non soltanto sul piano delle acquisizioni militari, ma anche su quello della conquista dello spazio. È in questo contesto che, alla Nasa, si fecero valere tre "figure nascoste" - come ci ricorda il titolo originale - doppiamente discriminate: perché nere e perché donne. Il film, piuttosto calligrafico e ovattato, di Theodore Melfi ricostruisce quello snodo cruciale raccontando la storia di una matematica, un'ingegnera e una fisica che, grazie ai loro talenti, seppero dare un contributo decisivo a quel carrozzone maschilista e razzista che era allora la Nasa, grazie anche a una direzione concreta e relativamente aperta, incarnata dal personaggio di Kevin Costner. La regia indugia su qualche eccesso di romanticismo, diventa persino didascalica nella sottolineatura della discriminazione (era passato poco più di un lustro da quando Rosa Parks si rifiutò di cedere il posto su un autobus a un bianco eppure il bagno per le donne di colore si trovava sempre a un chilometro dagli uffici…) ma, pur nel suo classicismo e in più di un momento pletorico, il film ispirato al libro  di Margot Lee Shetterly - che, dopo Lincoln, Django unchained, 12 anni schiavo, The butler e Selma, va a ispessire la serie di film dell'era Obama con palesi richiami antirazzisti - ha l'indubbio merito di scoperchiare la doppia attitudine discriminatoria persino lì dove i principi illuministici avrebbero dovuto essere più robusti.    

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