regia: MOVERMAN, OREN
genere: drammatico
con
Richard Gere, Ben Vereen, Jena Malone, Steve Buscemi, Jeremy Strong,
Kyra Sedgwick, Michael Buscemi, Aku Orraca-Tetteh, Anna Suzuki, Dov
Tiefenbach, Peter Mark Kendall, Billy Hough, Miranda Bailey, Brian
d'Arcy James, Geraldine Hughes, William Bogert, Dominic Colon, Malik
Burke, Yul Vázquez, James Collins Jr., Anjili Pal, Tonye Patano, Michael
K. Williams, Colman Domingo, Victor Pagan, Clinton Lowe,
Maria-Christina Oliveras, James Andrew O'Connor, Sonnie Brown, Lisa
Datz, Victor Verhaeghe, Thom Bishops, Tony Scheinman, Renee Flemings,
Abigail Savage, Nate Dern, Alexi Melvin
location: Usavoto: 4
Dismessi i panni del miliardario Franny, il un solo colpo Richard Gere si trova catapultato dalla parte opposta della scala sociale. Per l'occasione è un clochard newyorchese che ha perso dignità, lavoro e l'affetto di una figlia che ricerca ostinatamente. La macchina da presa lo segue quasi sempre da dietro vetrate, muri, cancelli, portoni: una didascalia fin troppo sottolineata della condizione in cui vive l'uomo. Così come pare eccessivamente enfatizzata la dimensione del tempo che non passa e della monotonia delle giornate - sottolineate anche dal titolo in lingua inglese, Time out of mind - e che appiattisce il film su una monodimensionalità narrativa disarmante. L'operazione, sul piano delle intenzioni, è encomiabile. Ben altro discorso va fatto per la riuscita artistica del prodotto, servito da un attore di limitato talento e da una sceneggiatura che cerca espedienti banali (la sopraffazione, la guerra tra esclusi, la violenza gratuita subita), producendo un affresco stentato, piatto, semindocumentaristico.
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