venerdì 22 gennaio 2016

Se permettete parliamo di donne

anno: 1964   
regia: SCOLA, ETTORE 
genere: commedia a episodi 
con Vittorio Gassman, Maria Fiore, Donatella Mauro, Mario Lucidi, Giovanna Ralli, Umberto D'Orsi, Antonella Lualdi, Sylva Koscina, Dante Maggio, Edda Ferronao, Ivy Holzer, Emma Baron, Olga Romanelli, Rossana Gherardi, Walter Chiari, Heidi Stroh, Eleonora Rossi Drago, Mario Brega, Jeanne Valérie, Enzo Maggio, Attilio Dottesio, Marco Tulli, Riccardo Garrone    
location: Italia
voto: 6,5 

Dopo le tante prove come sceneggiatore (per Fellini, Pietrangeli, Zampa, Risi e moltissimi altri), Ettore Scola esordisce in cabina di regia con una commedia a episodi che, nel riprendere il modulo di successo ottenuto con I mostri, sbeffeggia le molte sfaccettature del maschio italiano alle prese con il gentil sesso. Si parte con una donna meridionale superstiziosa e credulona che finisce a letto con l'amico del marito percependo un'inesistente minaccia con la lupara. Il secondo episodio, il migliore, mette in campo un Peter Pan  nullafacente che, tornato a casa, finge con la moglie chissà quale faticosa giornata lavorativa. Nel terzo episodio una donna si prostituisce a domicilio, senza che il marito capisca nulla. Nel quarto una coppietta non riesce ad appartarsi per le troppe fisime di lei. Nel quinto un barista che stacca in piena notte riesce sempre a trovare il modo per farsi riaccompagnare a scrocco alla periferia di Roma. Nel sesto episodio una ragazza confida nella determinazione del fratello per ottenere un matrimonio riparatore. Nel settimo episodio una signora della Roma bene approfitta di uno straccivendolo aitante. Nell'ultimo episodio una donna fa carte false pur di far credere di essere rimasta incinta del marito che sta in galera da un pezzo.
A distanza di anni il film, servito da un Gassman proteiforme e più mattatore che mai, conserva vitalità e freschezza. Qualche episodio rasenta il cinebarzelletta, ma nel complesso i diversi segmenti si aprono a un vasto ventaglio di tematiche trattate con vis satirica e gli spunti comici non mancano.
L'anno seguente Lina Wertmüller avrebbe "risposto" con Questa volta parliamo di uomini.

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