domenica 27 ottobre 2013

Oh Boy, un caffè a Berlino

anno: 2012       
regia: GERSTER, JAN OLE  
genere: grottesco  
con Tom Schilling, Katharina Schüttler, Justus von Dohnányi, Andreas Schröders, Katharina Hauck, Marc Hosemann, Friederike Kempter, Arnd Klawitter, Inga Birkenfeld, Ulrich Noethen, Leander Modersohn, Martin Brambach, Rolf Peter Kahl, Lis Böttner, Theo Trebs, Alexander Altomirianos, Steffen Jürgens, Ellen Schlootz, Frederick Lau, Jakob Bieber, Robert Hofmann, Tim Williams, Michael Gwisdek, Sanne Schnapp, Silvaine Faligant, Annika Ernst, Victor Ellinghaus, Paul von Habsburg-Lothringen, Helen Kühn, Joachim Gern, Lina Kramer, Tim Wustrack, Kathryn Fischer  
location: Germania
voto: 4

A Berlino Niko (Schilling) da un paio d'anni vive alla giornata: ha smesso di studiare, non ha ancora finito di sistemare l'appartamento e campa futilmente concedendosi incontri fortuiti. Fino a quando la fortuna sembra voltargli le spalle: nelle 24 ore durante le quali seguiamo la sua traiettoria esistenziale, la storia con la sua ragazza finisce, la patente che gli era stata sospesa per ubriachezza non gli viene riconcessa e suo padre, venuto a sapere che il ragazzo ha interrotto gli studi, gli taglia i fondi. E in città sembra che nessuno possa dargli una tazza di caffè.
Girato in un bianco e nero che fa molto cinema d'essai (con tanto di sottofondo jazzato), il film dell'esordiente Gerster, pluripremiato agli Oscar tedeschi, sembra voler aggiornare la lezione di Wenders, Fassbinder e Reitz con un'opera che racconta in un accumulo rapsodico il nichilismo disarmato e disarmante dei giovani d'oggi in una prospettiva di realismo cinematografico che però lascia piuttosto freddi. Partenza fulminante: peccato che il regista si giochi tutte le idee migliori nel primo quarto d'ora.    

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