regia: MORABITO, ANTONIO
genere: grottesco
con Pamela Villoresi, Gianni Grima, Anna Terzano, Erika Manni, Massimiliano Rossi
location: Italia
voto: 3,5
La diciottenne Cecilia non ne più dei continui contrasti con padre e fratello. Va via di casa. Arrivano parenti, amici, semplici vicini e qualche curioso per sapere che fine ha fatto Cecilia. Suo padre decide allora di organizzare una micidiale macchina burocratica sulla quale assume comandi dittatoriali, ai quali il formicaio umano radunato in casa sua si ribella, sconfinando in una vera battaglia a suon di pomodori in scatola, stoviglie e altri mezzi di fortuna.
Dopo qualche cortometraggio insulso, Morabito dilata la sua arte povera (di finanze e di idee) alle dimensioni del lungometraggio. Così Cecilia diventa un esercizio di stile nel quale tutto si rigonfia, dalla pellicola che passa dai 16 ai 35 millimetri, alla recitazione involontariamente grottesca del vero protagonista del film, quel Gianni Grima calato nel ruolo di padre che sembra essere stato prelevato di forza dai mercati generali e portato sul set dell'Amleto, magari allestito da Albertazzi. Inquadrature improponibili, montaggio sciatto e attori abbandonati a loro stessi fanno di questo film un'opera talmente abborracciata da diventare a tratti divertente.
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