venerdì 27 marzo 1998

Aprile

anno: 1998   
regia: MORETTI, NANNI
genere: biografico
con Nanni Moretti, Silvio Orlando, Agata Apicella moretti, Nuria Schoenberg, Angelo Barbagallo, Silvia Bonucci, Quentin De fouchecour, Renato De maria, Daniele Luchetti, Andrea Molaioli, Pietro Moretti, Silvia Nono, Nicola Piepoli, Corrado Stajano
location: Italia, Regno Unito
voto: 6

Il caro diario di Nanni Moretti si apre sulle pagine di Aprile, rovistando tra pubblico e privato, in un arco temporale che va dalla vittoria del Polo alle elezioni del 1994 fino alla nascita del figlio Pietro nello stesso mese di due anni più tardi. Assemblando ritagli del proprio pensiero, ambizioni cinematografiche perennemente rinviate sul famoso musical del pasticciere trotskista, confessioni in formato home-movie, attacchi al cinema americano (a farne le spese, stavolta, sono Heat e Strange days), Moretti confeziona un film umorale e discontinuo, a tratti molto divertente, altrove ridondante e narcisista fino alla noia. Nella dimensione privata, gli reggono il gioco la paziente compagna Silvia, abile nel sedare le ansie del protagonista rispetto alla crescita del figlio, e l'amico Silvio Orlando, in costante attesa di girare il fantomatico musical. Sui temi della riflessione politica, Moretti raccoglie inquadrature tra una grande manifestazione tenutasi a Milano, la secessione leghista sul Po, l'arrivo degli albanesi a Brindisi, i discorsi di Fede, Berlusconi e D'Alema ("D'Alema, dì qualcosa di sinistra. Dì qualcosa di democratico. Dì qualcosa. Parla!"), le dichiarazioni secche di Corrado Stajano, finisce persino allo speakers'corner di Londra, seguendo un percorso accidentato e non sempre originale. L'ottavo film e mezzo di questo regista in crisi è insomma una pubblica confessione tenuta su molti livelli, con attimi di grande cinema (Moretti che si avvolge in una gigantesca pagina di giornale) e frammenti di pellicola che lasciano Aprile al crocevia tra escursioni documentaristiche, dichiarazioni intimistiche ed esitazioni da musical. Speriamo che la prossima via sia quest'ultima .

Nessun commento:

Posta un commento