martedì 19 febbraio 2019

La Battaglia Di Hacksaw Ridge (Hacksaw Ridge)

anno: 2016   
regia: GIBSON, MEL    
genere: guerra    
con Andrew Garfield, Teresa Palmer, Hugo Weaving, Rachel Griffiths, Luke Bracey, Vince Vaughn, Sam Worthington, Nathaniel Buzolic, Richard Roxburgh, Matthew Nable, Ryan Corr, Goran D. Kleut, Firass Dirani, Milo Gibson, Ben O'Toole, Luke Pegler, Robert Morgan (IV), Ori Pfeffer, Ben Mingay, Nico Cortez, Nathan Halls, Nathan Baird, Damien Thomlinson, Chris Bartlett, Santo Tripodi, John Batziolas, Jacob Warner, Josh Dean Williams, John Cannon, Michael Sheasby, Milan Pulvermacher, Sean Lynch, Harry Greenwood, Benedict Hardie, Nicholas Cowey, James O'Connell, Bill Young, Tim Potter, Richard Pyros, Dennis Kreusler, Mikael Koski, Jim Robison, Samuel R. Wright    
location: Usa
voto: 7    

Il primo obiettore di coscienza ad andare sul campo di combattimento si chiamava Desmond Doss (Garfield). Era un ragazzo religiosissimo, carico di fede, che per ragioni legate all'indole manesca del padre giurò a sé stesso che non avrebbe mai toccato un'arma. Nonostante ciò, decise di entrare nell'esercito, dove il suo personale golgota passò per la turlupinatura e il pestaggio da parte dei suoi commilitoni prima di partire per Okinawa, dove fu tra i protagonisti della sanguinosa battaglia di Hacksaw Bridge contro i giapponesi. In quella oscena carneficina, il ragazzo si produsse in un atto eroico che gli consentì si salvare decine di soldati americani feriti, vedendosi in seguito tributare la medaglia d'onore del Congresso, massima onorificenza per un non militare.
Mel Gibson, con l'attitudine grandguignolesca che gli è propria, taglia il film in due: nella prima parte assistiamo a un racconto di formazione, con qualche flashback nell'infanzia difficile del protagonista. La seconda è tumultuosa ed epica, interamente girata sul campo di battaglia e senza risparmiare allo spettatore nulla dell'abominio della guerra. Coerente col registro ipertrofico e violentissimo di Braveheart, La passione di Cristo e Apocalypto, nonché con una certa retorica patriottica, Gibson si dimostra tuttavia narratore efficace, anche se qui più altrove si scorge nello script un eccesso di verbosità.    

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