regia: GAY, CESC
genere: commedia
con Ricardo
Darín, Javier Cámara, Dolores Fonzi, Eduard Fernández, Àlex Brendemühl,
Pedro Casablanc, José Luis Gómez, Javier Gutiérrez, Elvira Mínguez,
Oriol Pla, Nathalie Poza, Àgata Roca, Susi Sánchez, Francesc Orella, Ana
Gracia, Silvia Abascal, Kira Miró
location: Olanda, Spagna, Argentinavoto: 3
Una mia ex amica, che per mesi ha usufruito di vitto e alloggio a casa mia, ha l'attitudine a fare delle vere e proprie crociate contro qualsiasi forma d'impegno, disprezza il lettore come categoria antropologica e infierisce sui film impegnati. La signora ha anche un'attitudine particolare a considerare le proprie opinioni come puro nirvana per la materia grigia altrui. Una volta le ho sentito dire: "io e Franco Ferrarotti abbiamo gli stessi pensieri, la stessa visione. Solo che lui la confeziona meglio". Alla faccia della modestia. Quando ancora parassitava a casa mia, la persona in questione mi disse che Truman era "il miglior film visto da anni". Può darsi che - visti i 5 Goya (gli oscar spagnoli) intascati - avesse prue ragione. Fatto sta che davanti a tanta ferrarottiana albagia, non potevo resistere all'invito di guardare il caldeggiatissimo film. Che è questo. Un tizio spagnolo di mezza età (il sempre bravo Ricardo Darin, icona del cinema argentino) sa di essere in fin di vita. Si fa raggiungere dal suo migliore amico (Cámara), che vive in Canada, per sistemare le ultime cose della sua esistenza, la prima delle quali è consegnargli il cane Truman, un pacioso molossoide destinato altrimenti a rimanere senza padrone. I due amici cominciano così un viaggio per salutare le persone care.
A conferma della pochezza di certe opinioni, Truman volge in commedia la vicenda drammatica del protagonista, inanellando in questo buddy movie monocorde tutti i luoghi comuni del caso, facendo leva sull'empatia dello spettatore e su una scrittura compiacente alla portata dei palati più semplici, con dialoghi asfittici e battute corrive.
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