domenica 28 luglio 2013

Educazione siberiana

anno: 2013       
regia: SALVATORES, GABRIELE
genere: gangster
con John Malkovich, Eleanor Tomlinson, Peter Stormare, Arnas Fedaravicius, Mindaugas Papinigis, Vilius Tumalavicius, Andrius Paulavicius, Marijus Bagdonavicius, Giedrius Nagys, Donatas Simukauskas, Vitalij Porshnev, Jonas Trukanas, Daiva Stubraite, Riccardo Zinna, Denisas Kolomyckis, Pijus Grude, Zilvinas Tratas, Arnas Sliesoraitis, Kestutis Jakstas, Marek Toth, Antanas Surgailis, Arvydas Lebeliunas, Juozas Gaizauskas, Aleksandr Spilevoj, Erikas Zaremba, Giedrius Savickas, Ernestas Markevicius, Paulius Tamole, Vitautas Rumshas, Jokubas Bateika, Jokubas Bareikis, Ramunas Simukauskas, Edaward Saszko, Julius Zalakevicius, Donatas Vaisnoras, Jonas Cepulis, Vaidas Kublinskas, Aleksas Martinkus, Paulius Markevicius, Viktoras Karpusenkovas, Mindaugas Ancevicius, Aram Kian, Airida Gintautaite, Dainius Jankauskas
location: Russia
voto: 3

A ben vedere, si tratta di una storia su due omosessuali repressi. Accomunati fin da bambini dalla picca che ha donato loro il tatuatissimo nonno Kuzya (Malkovich), Kolima (Fedaravicius) e Gagarin (Tumalavicius) vengono cresciuti secondo le singolari regole della comunità dei siberiani, una minoranza estremamente aggressiva e ghettizzata, emersa dallo stalinismo. I loro diktat riguardano il disprezzo per il denaro e le droghe, l'amore per le armi e la convinzione che rubare ai ricchi e uccidere i poliziotti non sia un reato. Da grandi (siamo ormai all'inizio degli ani '90), i due ragazzi si dovranno fronteggiare in più di un'occasione, perché uno dei due ha preso la strada "sbagliata".
Tratto dal best seller di Nicolai Lilin, questo romanzo di formazione ha l'apparenza del blockbuster, con tanto di produzione internazionale e scenografie esotiche. Ma la sceneggiatura (alla quale hanno lavorato anche Rulli e Petraglia, qui piuttosto appannati rispetto agli episodi felicissimi di La meglio gioventù, Le chiavi di casa, Romanzo criminale e Bella addormentata) è tremendamente pasticciata, la sottotrama dell'amore impossibile tra Kolima e Xenja (Tomlinson), ragazza ritardata, è involontariamente comica (e sembra riportarci all'essenza di C'era una volta in America, con i due amici divisi dalla stessa donna), gli attori recitano tutti in maniera dilettantesca e i truccatori devono avere scioperato, visto che John Malkovich appare sempre con la stessa identica faccia.   

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