domenica 14 aprile 2013

Taken: La vendetta (Taken 2)

anno: 2012   
regia: MEGATON, OLIVIER
genere: thriller
con Liam Neeson, Maggie Grace, Famke Janssen, Leland Orser, Jon Gries, D.B. Sweeney, Luke Grimes, Rade Serbedzija, Kevork Malikyan, Alain Figlarz, Frank Alvarez, Murat Tuncelli, Ali Yildirim, Ergun Kuyucu, Cengiz Bozkurt, Hakan Karahan, Saruhan Sari, Naci Adigüzel, Aclan Bates, Mehmet Polat, Yilmaz Kovan, Erdogan Yavuz, Luran Ahmeti, Cengiz Daner, Melis Erman, Erkan Üçüncü, Ugur Ugural, Alex Dawe, Olivier Rabourdin, Michaël Vander-Meiren, Rochelle Gregorie, Luenell, Emre Melemez, Ilkay Akdagli, Mylène Pilutik, Nathan Rippy, Atilla Pekoz, Serdar Okten, Mesut Makul, Mustafa Akin, Murat Karatas, Cuneyt Yanar, Baris Adem, Hasan Karagulle, Gazenfer Kokoz, Remzi Sezgin, Ahmet Orhan Ozcam, Melike Acar, Yasemin Yeltekin, Baris Aydin, Kenneth James Dakan, Adil Sak, Bekir Aslantas, Ercan Kurt, Cetin Arik, Tamer Avkapan, Erasian Saglam, Mohammed Mouh, Julian Vinay, Gaelle Oilleau
location: Albania, Francia, Turchia, Usa
voto: 6

Non c'è pace per Bryan Mills (Neeson): non fa a tempo a tornare a Los Angeles e a dare qualche lezione di guida alla figlia (Grace) riconquistata dopo averla trascurata per anni sottraendola ai suoi rapitori, che questi ultimi se lo vanno a cercare fino a Istanbul, dove l'uomo ha un impegno come guardia del corpo per qualche giorno. Sorpresa: la figlia e la ex moglie (Janssen), con la quale si sta ristabilendo il feeling di una volta, sono andate lì a trovarlo. Ma l'idillio dura pochi minuti: il capobanda dei malavitosi (Serbedzija) che avevano rapito la figlia nell'episodio precedente e la sua gang sono lì per fare la festa a tutta la famigliola. Tra tecnologia, inseguimenti sui tetti di una Istanbul da cartolina e magnificamente fotografata, testa coda in automobile, colpi proibiti da arti marziali e proiettili che fischiano da tutte le parti, la spunterà il migliore.
Scritto e prodotto da Luc Besson, il secondo episodio di Taken è un film tutto giocato sulla quantità: di location, di tecniche di ripresa, di sparatorie e inseguimenti, di combattimenti a mani nude. Ma l'idea migliore del film sta nell'uso che il protagonista riesce a fare nella combinazione di memoria e tecnologia. I dialoghi, come è ovvio, stanno a zero mentre sulla recitazione si può stendere un velo pietoso: tanto il divertimento è assicurato ugualmente, anche perché il film lo hanno fatto gli stuntmen.    

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