mercoledì 10 aprile 2013

Monsieur Verdoux

anno: 1947   
regia: CHAPLIN, CHARLES
genere: commedia
con Charles Chaplin, Mady Correll, Allison Roddan, Robert Lewis, Audrey Betz, Marta Raye, Ada May, Isobel Elsom, Marjorie Bennett, Helene Heigh, Margaret Hoffman, Marilyn Nash, Irving Bacon, Edwin Mills, Virginia Brissac, Almira Sessions, Eula Morgan, Bernard J.Nedell, Charles Evans, William Frawley, Arthur Hohl, Barbara Slater, Fritz Leiber, Vera Marshe, John Harmon, Christine Ell, Lois Conklin 
location: Francia
voto: 10

Perso il lavoro conservato per 35 anni durante la Grande Depressione, un integerrimo impiegato di banca (Chaplin) si inventa un'altra attività: sposare donne sole, attempate e facoltose per appropriarsi della loro dote. Uccidendole. È la parodia, in chiave di apologo comico e frutto di un'idea di Orson Welles, della vicenda di Landru (straordinaria anche l'assonanza con Verdoux, con Chaplin tutt'altro che nuovo a queste trasformazioni nominali, da Hinkle/Hitler a Napoloni/Mussolini), il barbablù che seminò il terrore in mezza Francia alla fine degli anni '10 del Novecento, segnalandosi come serial killer lucido e freddo.
Chaplin trasforma quella vicenda in una parabola sui paradossi del bene e del male (retorica ma efficacissima l'arringa in sottofinale, davanti al tribunale, con la quale Verdoux denuncia che è il numero a fare il crimine: assassinare migliaia di persone per solo furore bellico diventa giustificabile e il potere se la prende sempre e solo con i poveracci). Il grande regista ci mette moltissimo altro: gag da splastick, venature thriller, inserti sentimentali (l'incontro con la ragazza appena uscita dalla prigione, inizialmente destinata a uno dei suoi esperimenti diabolici, è uno dei momenti più toccanti del film) e colpi di scena a gogò. Monsieur Verdoux è - se non il capolavoro - almeno uno dei capolavori di Chaplin: non solo per come riesce a tenere a livelli di assoluto virtuosismo ogni aspetto della regia, ma anche per come è in grado a coniugare gli effetti perversi di una gigantesca crisi economica con la discesa negli abissi dell'animo umano.

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