regia: LOACH, KEN
genere: drammatico
con Carol White, John Bindon, Terence Stamp, Queenie Watts, Kate Williams, Ray Barron, Hilda Barry, James Beckett, Laurie Asprey, Kenneth Campbell, Ron Clarke, Gladys Dawson, Terry Duggan, Rose Hiller, Winnie Holman, Malcolm MacDowell
location: Regno Unito
voto: 3,5
Il film d'esordio di Ken Loach, quando ancora si firmava col suo nome per intero (Kenneth) è datato 1967, e già conteneva in nuce gli elementi che avrebbero caratterizzato tutto il suo cinema: i diseredati, le periferie, la classe operaia, la giustizia. Qui siamo nei sobborghi di Londra, dove Joy (White) è costretta a crescere da sola il suo bambino, in quanto il suo compagno (Bindon), uomo dispotico e brutale, è finito in carcere. La ragazza cerca di sbarcare il lunario come può, passando dal fare la cameriera alla fotomodella, si lega a un amico del marito (Fuller), ma anche quest'ultimo, dopo un po', finisce in galera per via di un furto. Suo marito uscirà di prigione di lì a poco…
Melodramma a sfondo sentimentale tratto dal romanzo Povero amore mio di Nell Dunn, con voce off della stessa protagonista, didascalie che scandiscono il racconto come fosse una sorta di autoconfessione e intermezzi di forte impronta documentaristica che conciliano il sonno. Il cinema di Loach era ancora acerbo, ma i suoi tasselli essenziali erano già ben visibili. Indimenticabili le canzoni di Donovan che accompagnano il film.
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