domenica 11 novembre 2012

Red lights

anno: 2012       
regia: CORTES, RODRIGO
genere: thriller
con Cillian Murphy, Sigourney Weaver, Robert De Niro, Elizabeth Olsen, Toby Jones, Joely Richardson, Burn Gorman, Craig Roberts, Karen David, Patricia Potter, Leonardo Sbaraglia, Jeany Spark, Jan Cornet, Peter Brooke, Garrick Hagon, Eugenio Mira, Jesse Bostick, Gina Bramhill, Pablo Derqui, Molly Malcolm, Mitchell Mullen, Benjamin Nathan-Serio, Aidan Shipley, Jeff Mash, Simon Lee Phillips, Liliana Cabal, Nathan Osgood, Paulette Sinclair, Lynn Blades, Ann Turnbull, Roscoe van Dyke, Brian Lehane, Miquel Bordoy, Xavier Capdet, Eben Young, Julius Cotter
location: Usa
voto: 5

Chi vincerà nell'ennesimo confronto serrato tra il razionalismo scientifico e le pretese inattingibili della parapsicologia? Prova a rispondere a un quesito che il cinema pone per l'ennesima volta (Il tocco della medusa, Vidocq, Le verità nascoste) l'opera seconda del regista spagnolo Rodrigo  Cortés (che si è guadagnato i galloni hollywoodiani grazie al successo del suo precedente ed estremo lungometraggio, Buried), che arpeggia sapientemente sulla tastiera della tensione, salvo poi risolvere il film in una maniera tanto telefonata quanto pilatesca.
La vicenda si svolge negli Stati Uniti, dove la professoressa Margaret Matheson (Weaver) e il suo assistente Tom Buckley (Murphy) indagano per conto del Centro di studi sui fenomeni paranormali sui tanti casi di impostori che si sono venduti al pubblico facendosi passare per sensitivi, mentre in realtà usano soltanto trucchetti tecnologici sofisticatissimi. La vicenda si fa più complicata quando torna sulle scene Simon Silver (De Niro), un sensitivo cieco che si sottopone volontariamente agli esami dei ricercatori. Qualcuno ci lascerà la pelle e Silver avrà una bella sorpresa.
Se la parte thriller e quella documentaristica del film possiedono un apprezzabile mordente, il film si rivela però assai schematico (i due ricercatori hanno entrambi ragioni biografiche che li spingono verso la ricerca pervicace della verità scientifica), prevedibile e con un finale tanto debole quanto ellittico e forzato.    

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