regia: AKERMAN, CHANTAL
genere: drammatico
con Stanislas Merhar, Sylvie Testud, Olivia Bonamy, Liliane Rovere, Françoise Bertin, Aurore Clément, Vanessa Larre, Samuel Tasinaje, Jean Borodine, Anna Mouglalis, Berenice Bejo, Adeline Chaudron, Sophie Assantw, Christopher Gendreau, Sebastien Haddouk
location: Francia
voto: 1
A Parigi c'è il rampollo annoiato di famiglia aristocratica (Merhar), che vive in una casa damascata e decadente. Il ragazzo è ossessionato dall'amore per Ariane (Testud), che pur essendo racchia anziché no, quasi non se lo fila ma ne approfitta quel tanto che basta. Pare che la ragazza abbia qualche inclinazione saffica, il che non fa che irrobustire gli assilli del giovane fighetto.
La quintessenza del cinema francese intellettualoide, vuoto, monocorde, laccato, fintamente elegante, stavolta prende spunto nientepopodimeno che da La prigioniera di Proust. Con la pretesa di proporre un cinema intimista e suggestivo, la regista Chantal Akerman non ottiene altro che dialoghi imbarazzanti recitati da volti inespressivi, per un'opera che si dà tutta l'aria del cinema d'autore.
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