regia: KECHICHE, ABDELLATIF
genere: drammatico
con
Yahima Torrès, André Jacobs, Olivier Gourmet, Elina Löwensohn, François
Marthouret, Michel Gionti, Jean-Christophe Bouvet, Jonathan Pienaar,
Gilles Matheron, Violaine Gillibert, Violaine de Carne, Philip Schurer,
Christian Prat, Olivier Loustau
location: Francia, Regno Unitovoto: 6
All'inizio
dell'800 una ragazza 25enne ottentotta di origine boscimana (Torrès)
viene portata a Londra ed esibita come fenomeno da baraccone per via
delle sue inusitate fattezze, in primis la dimensione delle natiche
assolutamente fuori dall'ordinario. Una parte dell'opinione pubblica si
interessa al suo caso e porta a processo il suo sfruttatore (Jacobs),
accusato di vessare oltremodo la donna, costretta a un finto ruolo di
selvaggia, sebbene non sia chiaro dove finisca il suo ruolo di vittima e
dove cominci quello di complice. Vinto il processo ma con la stampa
ormai schierata contro di lui, l'uomo porta il suo lugubre spettacolo a
Parigi, in accordo con un domatore d'orsi (il dardelliano Gourmet) che
peggiora le sorti della ragazza di colore, fino a indurla alla
prostituzione. Nel frattempo, alcuni scienziati si stanno interessando
al caso della donna, in barba a qualsiasi rispetto etico.
Giunto al suo quarto film, l'autore franco-algerino di Cous cous,
Abdellatif Kechiche, colloca ancora una volta al centro della scena una
donna, rivestendo il racconto di immancabili ricami antropologici.
Prossimo al documentario, tanto puntuali sono le ricostruzioni della
travagliata vicenda della protagonista, il film risente di una certa
prolissità (quasi tre ore di durata), proponendoci una sociologia del
corpo in ambientazioni dickensiane che fa larghissimo uso di obiettivi
medi, sempre a ridosso dei personaggi, molto spesso in interni, ma che
sembra voler rimanere ancorata a una dimensione asettica incapace di
alzare lo sguardo oltre il mero racconto dei fatti, all'insegna del più
esasperato voyeurismo e oscenità fino ai titoli di coda. Da questi
apprendiamo che il corpo della donna, fatto letteralmente a pezzi dalla
scienza (con i genitali conservati in formaldeide…) verrà restituito al
Sudafrica soltanto nel 2002, quando trovò finalmente riposo.
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