regia: TOSCO, DAVIDE
genere: documentario
location: Italia
voto: 4
voto: 4
"La droga? È un problema degli adulti. Per noi è un modo di vivere, un passatempo". Lo afferma uno dei ragazzi intervistati in questo film che annuncia una serie tv da sballo (suppongo, visto il tema). Fossero tutti così, i giovani, avremmo di che preoccuparci. Il problema è che il documentario che non documenta non ci fornisce sostanzialmente altra informazione se non che si stima (si stima?) che in Italia le persone che fanno uso di sostanze stupefacenti sono 2.327.335 (Report nazionale sull'uso di sostanze). Mi piacerebbe sapere come hanno ottenuto la cifra delle unità. A parte questi dettagli, il film sembra essere stata l'occasione per testare tutto il corredo audiovisivo imparato nelle scuole di cinema: montaggio vorticoso, musica tonitruante e invadentissima, effetti eco, ralenty e accelerazioni improvvisi, split screen e chi più ne ha più ne metta. Ma di contenuti non c'è traccia. Il genitore che volesse guardare il documentario per farsi un'idea del problema ne uscirebbe sconcertato: non solo perché alla frase "o hanno un popper in mano oppure non si divertono" non capirebbe, pensando al filosofo austriaco, ma anche perché il documentario si pone in modo talmente asettico da vellicare il dubbio che voglia essere così super partes da legittimare la filosofia dello sballo. Non a caso, la parola che si ascolta di più è "divertimento", usata in contrapposizione con "futuro", termine che a questa generazione sembra davvero fare paura. "Sinceramente", come dicono ormai 9 ragazzi su 10.
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