regia: COPPOLA, FRANCIS FORD
genere: fantastico
con Tim Roth, Alexandra Maria Lara, Bruno Ganz, André Hennicke, Marcel Iures, Adrian Pintea, Alexandra Pirici, Zoltan Butuc, Adriana Titieni, Mirela Oprisor, Hodorog Anton Mihail, Mircea Albulescu, Dan Sandulescu, Mihai Niculescu, Fabio Scialpi, Florin Piersic Jr., Cristian Balint, Theodor Danetti, Roxana Guttman, Alexandru Repan, Gelu Nitu, Matt Damon
location: Romania
voto: 3
Nel 1938 un anziano professore di lingue antiche di Bucarest (Roth) viene colpito da un fulmine. Per lui sembra non esserci speranza e invece lo studioso ringiovanisce, diventa un caso di interesse scientifico in Svizzera, entra nelle mire del programma di eugenetica del nazismo e si ritrova a condividere la sua condizione con la ragazza che amò quando era giovane.
Coppola torna al cinema dopo dieci anni e non avrebbe fatto male ad astenersene. Il film, tratto da un delirante romanzo di Mircea Eliade (il grande filosofo e linguista rumeno), non manca di infiorettature autoriali, soprattutto nelle inquadrature e nel montaggio, ma rimane freddo, barocco, ambiziosissimo, carico di simbolismi e astrazioni che culminano nella lunga parentesi indiana. C'è molto Eliade e poco Coppola, in un'opera filosofica dal respiro faustiano complessivamente velleitaria, che risente della senilità dei due autori e che ha la pretesa di arroccarsi su un improbabile parallelismo tra lingua e corpo, nell'inane tentativo di andare all'essenza di entrambi.
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