regia: KAHN, CEDRIC
genere: noir
con Jean-Pierre Darroussin, Carole Bouquet, Vincent Deniard, Charline Paul, Jean-Pierre Gos, Sava Lolov, Igor Skreblin
location: Francia
voto: 8
Antoine (Darroussin) e sua moglie Hélène (Bouquet), una coppia sulla quarantina, si mettono in viaggio verso il sud della Francia per andare a recuperare i loro figli reduci da una colonia estiva. Strada facendo, Helene si accorge che Antoine ha alzato il gomito più del solito. I due litigano e lei prosegue da sola, presumibilmente in treno. Antoine intanto continua a bere, dà un passaggio in auto a un evaso (Deniard) e lo massacra. Convinto che la moglie abbia ormai raggiunto la località di vacanza dove li attendono i figli, scopre che la donna non è mai arrivata a destinazione. Dopo diverse telefonate la raggiunge in ospedale, dove apprende che la donna è stata violentata proprio dall'evaso.
Dopo lo splendido Roberto Succo, Kahn mette a segno un'altra prova maiuscola, riadattando il romanzo di Simenon. Il film - penalizzato da un pessimo titolo italiano - è un road-thriller che nella prima parte sfiora più volte il virtuosismo, costringendo la scena quasi sempre entro l'abitacolo dell'auto. Il racconto procede per ellissi che tuttavia rendono perfettamente intelligibile la narrazione. Le atmosfere sono quasi irreali, venate da un'inclinazione psicologica ragguardevole che mette a nudo gli anfratti più irrazionali della relazione matrimoniale.
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