sabato 4 marzo 2006

Munich

anno: 2006       
regia: SPIELBERG, STEVEN  
genere: spionaggio  
con Eric Bana, Daniel Craig, Geoffrey Rush, Mathieu Kassovitz, Hanns Zischler, Ciaran Hinds, Mathieu Amalric, Michael Lonsdale, Ayelet Zurer, Gila Almagor, Moritz Bleibtreu, Valeria Bruni tedeschi, Meret Becker, Marie-josee Croze, Yvan Attal, Ami Weinberg, Lynn Cohen, Amos Lavie, Moshe Ivgy, Michael Warshaviak, Hiam Abbass, Alon Abutul, Ziad Adwan, Sharon Alexander, Souad Amidou, Guy Amir, Arturo Arribas, Roy Avigdori, Djemal Barek, Itay Barnea, Ossie Beck, Saida Bekkouche, Baya Belal, Mordechai Ben-shachar, Daniel Bess, Alexander Beyer, Fattouma ousliha Bouamari, Richard Brake, Robert john Burke, Schmuel Calderon, Assi Cohen, Kevin Collins, Bijan Daneshmand, Mostefa Djadjam, Sabi Dorr, Geoffrey Dowell, Felicite' Du jeu, Shmuel Edleman, David Feldman, Sam Feuer, Laurence Fevrier, Stephane Freiss, Charley h. Gilleran, Brian Goodman, David ali Hamade, Mohammed Khouas, Makram Khoury, Elyse Klaits, Ohad Knoller, Mousa Kraish, Rad Lazar, Yehuda Levi, Liron Levo, Andreas Lust, Wojciech Machnicki, Nasser Memarzia, Carim Messalti, Abdelhafid Metalsi, Omar Metwally, Omar Mostafa, Jalil Naciri, Igal Naor, Hicham Nazzal, Mehdi Nebbou, Martin Ontrop, Ori Pfeffer, Faruk Pruti, Karim Qayouh, Renana Raz, Jonathan Rozen, Karim Saleh, Lyes Salem, Sami Samir, Michael Schenk, Ohad Shachar, Sasha Spielberg, Derar Suleiman, Ula Tabari, Merik Tadros, Oded Teomi, Rim Turki, Joram Voelklein, Guri Weinberg, Rana Werbin, Lisa Werlinder, Haguy Wigdor, Tom Wlaschiha, Hichem Yacoubi, Ben Youcef, Danny Zahavi, Mahmoud Zemouri, Guy Zu-aretz    
location: Germania, Usa
voto: 5,5  

Nell'estate del 1972 la città di Monaco fu turbata dall'atto terroristico compiuto da un sedicente gruppo arabo, Settembre Nero, a danno della squadra olimpionica israeliana. I vertici di Gerusalemme, Golda Meir in testa, si mossero per ottenere vendetta: nel film lasciano carta bianca a un quotatissimo 007 del Mossad (Bana) che, con altri quattro uomini al fianco, ha il compito di vendicare la strage uccidendo i responsabili. È una carneficina: catturati ad uno ad uno in giro per l'Europa grazie alle soffiate di un'eminenza grigia in doppiopetto, gli arabi vanno a fare compagnia dal creatore a vittime innocenti, in un instancabile susseguirsi di sparatorie.
Il limite maggiore del film è proprio qui: l'ebreo Spielberg, pur mostrando la faccia sporca del potere isrealiano (ma anche i palestinesi non vengono risparmiati), sospende il giudizio e traduce un fatto realmente accaduto in una spy-story a senso unico: il meccanismo narrativo è sempre lo stesso e, a dispetto di qualche momento di autentica tensione e del profluvio di truculenze, alla fine la noia causata da un eccesso di verbosità (c'è anche l'immancabile risvolto sentimantal-familiare) finisce col dominare.    

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