mercoledì 22 agosto 2001

L’assedio

anno: 1998       
regia: BERTOLUCCI, BERNARDO   
genere: drammatico   
con Thandie Newton, David Thewlis, Claudio Santamaria, John C.Ojwang, Paul Osul, Cyril Nri, Veronica Lazar, Gianfranco Mazzoni, Massimo De Rossi, Mario Mazzetti di Pietralata   
location: Italia
voto: 4,5   

Lasciata l'Africa dove suo marito è stato ingiustamente arrestato per essersi opposto al dittatore di turno, Shandurai (la bella Thandie Newton) si reca a Roma, dove studia con successo presso la Facoltà di Medicina e presta servizio come colf nell'abitazione di Mr.Kinski (Thewlis), sita in Piazza di Spagna. L'uomo le presta progressive attenzioni, la vuole in sposa ma ottiene soltanto un rifiuto. Rimasto nei ranghi con piglio aristocratico, e deciso ad ottenere la scarcerazione del marito di Shandurai a costo di sacrificare la propria dote, Kinski si vede pignorare ad uno ad uno tutti gli oggetti della casa, fino al pianoforte a coda - suo strumento di lavoro. Nel giorno in cui si annuncia l'arrivo di suo marito, Shandurai non sa più cosa vuole.
Il titolo del film - sceneggiato dal regista con la moglie Clare Peploe e tratto dal racconto di James Lasdun - fa riferimento alla "strategia della lumaca" attraverso cui Mr.Kinski punta verso il cuore della ragazza. Per quanto ancora segnato dall'ossessione di Ultimo tango a Parigi, lo spunto è interessante, la messa in scena efficacemente sobria e claustrofobica (il film è stato girato a budget ridottissimo), alcune situazioni generano un effetto di sorpresa ma la costruzione filmica tradisce un effetto eccessivamente artificiale, che aggalla nel montaggio eccessivamente vistoso con effetti stroboscopici, nei siparietti musicali di stampo africano e nelle zone oniriche del racconto. Ancora una volta, l'intellettualismo fine a sé stesso va a detrimento del cinema di un regista perennemente sopravvalutato dalla critica ed eccessivamente premiato dal pubblico.    

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