regia: PAQUET-BRENNER, GILLES
genere: giallo
con
Glenn Close, Terence Stamp, Max Irons, Gillian Anderson, Christina
Hendricks, Stefanie Martini, Julian Sands, Amanda Abbington, Christian
Mckay, Honor Kneafsey, Roger Ashton-Griffiths, John Heffernan, Preston
Nyman, Andreas Karras, Gino Picciano, Jacob Fortune-Lloyd, David
Kirkbride, Petros L. Ioannou, Tina Gray, Jenny Galloway, David Cann
location: Egitto, Regno Unitovoto: 3
Inghilterra, anni Cinquanta. L'anziano magnate Aristide Leonides (Picciano) viene trovato morto nella sua faraonica residenza, nella quale vivono come parassiti la sua seconda, giovane moglie (la giunonica Christina Hendricks), i due figli con le rispettive consorti, tre nipoti, una governante e una cognata malaticcia e avanti con gli anni (Close). La più grande delle nipoti (Martini), che in seguito a un accertamento si scoprirà essere l'unica erede dell'enorme patrimonio del tycoon, ingaggia un ispettore di Scotland Yard (lo scialbo Max Irons) col quale, tempo prima, aveva avuto una breve relazione a Il Cairo. Il giovane investigatore, come da protocollo, interroga tutti, scoprendo che ognuno di loro aveva una potenziale buona ragione per assassinare l'anziano plutocrate.
Tratto da quello che Agatha Christie considera il suo romanzo giallo migliore, il film di Gilles Paquet-Brenner (La chiave di Sara, Dark places), ci propone i topoi consolidati dello stile narrativo dell'autrice: spargimento a pioggia dei sospettati, omertà, cospirazione. L'insieme viene confezionato in una veste elegante, con scenografie sontuose in ambienti damascati, ma senza alcun guizzo, piatta e verbosa fino all'esasperazione, con una brusca agnizione che arriva su un finale che cambia improvvisamente di ritmo.
Nessun commento:
Posta un commento