regia: WINTER, ALEX
genere: documentario
con Shawn Fanning, Sean Parker, Henry Rollins, Noel Gallagher, Billy Corgan, Mike D, Chris Blackwell, Seymour Stein, John Perry Barlow, Lawrence Lessig, Hilary Rosen, Don Ienner, Samuel Kolb
location: Usa
voto: 5
Qualcuno se la ricorderà ancora: l'eccitazione per avere completato il primo download di un mp3, scaricato a 56 Kbps (quando andava bene). Era il 1999 e dietro quel piccolo miracolo c'era Shawn Fanning, genietto autodidatta del computer poco più che ventenne che insieme a Sean Parker realizzò Napster, la prima applicazione per il cosiddetto file sharing che passa attraverso un meccanismo di scambio peer-to-peer. Il documentario, peraltro piattissimo, di Alex Winter ricostruisce quella vicenda con piglio fin troppo filologico, inzeppando il film di dettagli e testimonianze di incontenibile zelo. È la storia di un gruppo di ragazzi che impresse una svolta epocale a tutta l'industria discografica (e, successivamente, a quella dell'audiovisivo in toto) andando incontro a uno scontro legale di titaniche proporzioni. Davide, sottoposto a uno stress mediatico pari a quello di un candidato presidenziale (con tanto di copertine di Forbes e Time), contro Golia, impersonato in primis dalla band dei Metallica, retroguardisti che a colpi di carte bollate cercarono di bloccare quella che loro per primi hanno chiamato "pirateria musicale", con mezzi efficaci quanto lo sarebbe cercare di tenere sospeso un carico di una tonnellata con un chiodo. Il problema è che per il povero Fanning-Davide la fionda sarebbe arrivata a tempo ormai scaduto, quando il music business ottenne la sua miserrima vittoria di Pirro prima che gli epigoni di napster si moltiplicassero a dismisura.
Il documentario è un florilegio di interviste con una breve incursione nella storia dell'industria discografica che è anche la parte più accattivante del film. Quella più triste riguarda invece l'arrivo di quell'avvoltoio di Steve Jobs, che mangiò la foglia e lanciò iTunes, contribuendo all'ulteriore affossamento della creatività sulle sette note, mentre Parker, il parassita furbetto di Napster, si mise in società con Mark Zuckerberg per dare vita a Facebook.
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