regia: LARRAIN, PABLO
genere: drammatico
con Alfredo Castro, Paola Lattus, Héctor Morales, Amparo Noguera, Elsa Poblete
location: Cile
voto:3
Nel Cile del 1978, sotto la dittatura di Pinochet, il cinquantenne Raul vive ossessionato dalla figura di Tony Manero, il personaggio interpretato da John Travolta ne La febbre del sabato sera. Raul ne imita movenze e balli in locali di infimo livello, preparandosi alla sua grande occasione: una gara televisiva per il sosia più bravo. Per raggiungere il suo obiettivo, Raul non esita a uccidere. Pablo Larrain, regista del film, ricorre a un registro narrativo algido e straniato, con macchina da presa perennemente in spalla a generare un effetto di brutale iperrealismo. Dietro questa cifra stilistica emergono i temi del colonialismo culturale e dell'emarginazione sociale che si traduce in furia cieca. Lo sguardo del regista cileno è asettico, lascia parlare le immagini come se si trattasse di un documentario, ma il film rimane freddo e poco ficcante. Due premi al Torino Film Festival (2008): quello per il miglior film e quello per il miglior attore (Alfredo Castro).
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