regia: AVATI, PUPI
genere: commedia
con Christian De Sica, Laura Morante, Luca Zingaretti, Sydne Rome, Nicola Nocella, Manuela Morabito, Fabio Ferrari, Marcello Maietta, Massimo Bonetti, Alessandra Acciai, Alberto Gimignani, Maurizio Battista, Giulio Pizzirani, Matilde Matteucci, Vincenzo Failla, Pino Quartullo, Omar Pedrini, Emanuele Salce, Pilar Abella, Massimiliano Varrese, Simone Arcese, Tiziana Buldini, Aurora Cossio, Gisella Marengo, Luciano Luminelli, Christian Marazziti
location: Italia
voto: 4
Luciano Baietti (De Sica), losco faccendiere romano, sposa la svampitissima Fiamma (Morante) e nel giorno stesso delle nozze la abbandona dopo averle fatto firmare alcune carte in cui la donna intesta i propri appartamenti all'immobiliarista. Otto anni più tardi, a seguito di una serie di spregiudicate avventure finanziarie, Luciano torna a farsi vivo con il figlio più piccolo (Nocella), beota e ingenuo quanto la madre, per fargli fare da prestanome e salvarlo dall'ennesimo crack finanziario.
Dopo il papà (di Giovanna), passando per gli amici (del bar Margherita), Pupi Avati approda al figlio (più piccolo) continuando a rimanere entro il perimetro del cinema due camere e tinello in un ambito tutto provinciale. Lo spunto di partenza era meno corrivo di quello dei film immediatamente precedenti: un ritratto di uno dei tanti "furbetti del quartierino" capace di arricchirsi e indebitarsi rigorosamente alle spalle degli altri. Peccato che l'escursione nel mondo della finanza risulti abborracciato, i personaggi che fanno da contorno al protagonista a dir poco naif e il plot narrativo traballante. Al cinema di Avati giova però quell'aria di famiglia nella quale gli attori danno spesso la sensazione di sentirsi a proprio agio, sfoderando - come in questo caso - prove eccellenti come quella di De Sica e Zingaretti o raccogliendo l'occasione per l'ultimo ingresso alla fiera della rottamazione, come per una Sydne Rome di inquietante bruttezza.
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