regia: AVATI, PUPI
genere: commedia
con Claudio Santamaria, Vittoria Puccini, Paolo Briguglia, Johnny Dorelli, Augusto Fornari, Alessio Modica, Enrico Salimbeni, Selvaggia Quattrini, Manuela Morabito, Eliana Miglio
location: Italia
voto: 4
Nel 1994 Gianca (Briguglia), giovane rampollo di un'altolocata famiglia bolognese, va ad Umbria Jazz con la speranza di mettere finalmente a frutto il proprio talento, nel quale il padre (Dorelli) - per una voglia di riscatto vicaria - crede ciecamente. Qui Gianca incontra Nick Cialfi (Santamaria), benzinaio trombettista autodidatta. Insieme i due metteranno su un quintetto jazz la cui popolarità crescerà in maniera inversamente proporzionale al sodalizio tra Nick e Gianca. Il primo sposerà la sorella di Gianca (Quattrini) e avrà una relazione con sua moglie (Puccini). Si ritroveranno nel 2004, quando ormai Nick è diventato una stella internazionale e Gianca ha rinunciato ai suoi sogni di musicista.
La dichiarazione d'amore al jazz Avati l'aveva già fatta 14 anni prima con il riuscito Bix. Qui il regista emiliano smarrisce tanto il senso della trama quanto la direzione degli attori, toccando uno dei punti più bassi della sua carriera. Imbarazzante la recitazione di Briguglia, privo di spessore il plot narrativo, punteggiato dal riferimento al mistero astronomico delle comete, con i personaggi femminili relegati a puro oggetto del desiderio maschile. Rimane davvero poco da vedere. Per fortuna, da sentire c'è del buon jazz, uscito dagli spartiti di Riz Ortolani. I ben informati dicono che il racconto ricostruisca la vicenda autobiografica di Avati e il suo rapporto di amicizia-rivalità con Lucio Dalla.
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