regia: COMENCINI, FRANCESCA
genere: drammatico
con
Nicoletta Braschi, Camille Dugay Comencini, Marina Buoncristiani,
Roberta Celea, Stefano Colace, Claudia Coli, Marcello Miglio, Moses
Chika Obijiaku, Marian Serban, Frederique Siguier, Fabrizio Tola,
Ginevra Benini, Impero Bartoli, Sonia De Meo, Francesca Romana Lugeri,
Michele Luggeri, Rosa Matteucci, Tommaso Nanni, Maurizio Quadrana,
Herbert Okey Obijiaku, Constance Obijiaku
location: Italiavoto: 7
Tutto comincia con la sparizione di un oggetto di uso quotidiano. Poi i colleghi a mensa ti isolano, il capoufficio ti assegna a qualifiche sempre più degradanti, non rispetta i tuoi orari e arriva a metterti contro altri colleghi, facendoti fare da capro espiatorio. I sintomi sono l'astenia, lo stress, la disistima di se stessi e le reazioni che tutto questo suscita anche nei familiari. È quanto accade ad Anna (Braschi), impiegata presso un'azienda romana, che vive a piazza Vittorio con una figlia adolescente a carico e fatica ad arrivare alla fine del mese. La trafila di disgrazie sul lavoro che riesce a inanellare ha un nome preciso. Si chiama mobbing. È la strategia che adottano alcune aziende per costringere il personale in esubero a dimettersi senza dovere ingaggiare battaglie contro i sindacati. Francesca Comencini lo racconta in maniera iperrealistica optando per il docu-drama: nessuna enfasi, pellicola sgranata, macchina a spalla quasi l'incubo della protagonista fosse uno scherzo di pessimo gusto oggetto di una candid camera. Il film, recitato da una Nicoletta Braschi in stato di grazia e mai tanto brava, ci rivela una verità amara: anche vincendo una causa per mobbing e ottenendo un risarcimento grazie all'intervento sindacale, nessuno torna più a lavorare in un posto dove ha sofferto e nel quale gli è stata tolta la dignità.
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