mercoledì 28 agosto 2002

Canicola

anno: 2001       
regia: SEIDL, ULRICH   
genere: grottesco   
con Maria Hofstätter, Alfred Mrva, Erich Finsches, Gerti Lehner, Franziska Weiss, Renè Wanko, Claudia Martini, Victor Rathbone, Christian Bakonyi, Christine Jirku, Victor Hennemann, Georg Friedrich            
location: Austria
voto: 6   

La canicola estiva mette a nudo - in senso letterale ma anche metaforico - un'umanità austriaca alienata, bolsa, triviale, belluina, ritratta con occhio algido e inquadrature di geometrica perfezione da un regista che ne enfatizza l'obbrobriosità attraverso la rappresentazione di corpi tozzi, deformi, rugosi, caratterizzati da una sgradevolissima pinguedine. Un'autostoppista disturbata e logorroica, una coppia di separati in casa, un vedovo con la sua governante, un venditore di impianti antifurto, una cubista col suo fidanzato e una coppia di erotomani intrecciano le loro esistenza nervose in un film a tratti prolisso, demenziale, spesso brutale, persino ributtante, percorso dall'ansia collettiva per una sessualità estrema, morbosa, vissuta come capriccio esistenziale.
Il film dell'esordiente Seidl è come un'opera di Ciprì e Maresco elevata all'ennesima potenza: può indignare il suo cinico sguardo posato su quest'umanità maniacalmente ossessiva; può attrarre la distaccata analisi sociologica con la quale guarda il mondo con un iperrealismo che non ha bisogno di attingere alla fantasia.    

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