anno: 1998
regia: ARCHIBUGI, FRANCESCA
genere: drammatico
con Valeria Golino, Sergio Rubini, Stefano Dionisi, Niccolò Senni, F.Di Giovanni, Victor Cavallo
location: Italia
voto: 5
Dopo il (Grande) cocomero e in attesa del mango e della banana, la Archibugi esplora l'universo degli adolescenti dal punto di vista delle pere. Il frutto del titolo è quello che metaforicamente assume la giovane madre (Valeria Golino) di Siddharta Pelosi (Niccolò Senni, vincitore del premio Mastroianni a Venezia), quattordicenne costretto alle responsabilità di un adulto dall'incapacità dei più grandi. Diviso tra un genitore che gioca a fare Peter Pan (Sergio Rubini) e un patrigno che imposta i rapporti sul denaro (Stefano Dionisi), Siddartha deve cavarsela da solo quando la piccola sorellastra (Di Giovanni) si punge accidentalmente con una siringa infetta della madre, cavandosela con una semplice epatite C. Il ragazzino si destreggia ricorrendo a tutta l'arguzia di cui è capace ma la vita gli apparecchia un finale non proprio edificante.
Sfuocato nei personaggi e affidato a un protagonista che parla con la prosopopea di Vittorio Sgarbi, l'opera numero cinque della regista tocca dei temi intriganti con tatto da pachiderma: contorni spessi e situazioni forzate che vanno a scapito del lavoro impeccabile di Luca Bigazzi alla fotografia (premiato a Venezia con l'Osella d'oro) e del marito della Archibugi, Battista Lena, autore di una colonna sonora indimenticabile.
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