martedì 17 luglio 2018

Made in Italy

anno: 2017   
regia: LIGABUE, LUCIANO    
genere: drammatico    
con Stefano Accorsi, Kasia Smutniak, Fausto Maria Sciarappa, Walter Leonardi, Filippo Dini, Alessia Giuliani, Gianluca Gobbi, Tobia De Angelis, Leonardo Santini, Jefferson Jeyaseelan, Francesco Colella, Silvia Corradin, Giuseppe Gaiani, Naya Manson, Filippo Pagotto, Lorenzo Pedrotti, Marco Pancrazi, Ettore Nicoletti    
location: Germania, Italia
voto: 6    

Nella terza fatica cinematografica di Luciano Ligabue, rocker emiliano ruspante e genuino, si fondono due anime: c'è quella ingenua e involontariamente didascalica di chi vorrebbe raccontare il belpaese in una chiave fiction che sembra ereditare il testimone da Niente paura, il documentario di Piergiorgio Gay che ebbe proprio in Ligabue la sua figura di riferimento. E poi c'è una storia, vibrante e vitalissima, di amicizia, di amori traditi, di lavori poco o per nulla gratificanti, di serate in compagnia e di brutte storie col gioco d'azzardo. Se la prima vorrebbe mettere all'indice le assurdità e le contraddizioni del sistema Italia come luogo nel quale i sogni (di realizzazione, di giustizia, di uguaglianza) non hanno cittadinanza, relegate nel film a un pistolotto sovramisura, è l'anima di pura narrazione a colpire il bersaglio con maggiore efficacia, nonostante l'andamento rapsodico, la quantità di difetti nello svolgimento narrativo, l'invadenza delle musiche (ovviamente dello stesso regista) che sovrastano persino i dialoghi. Due anime che trovano corpo nel racconto - che dalle targhe delle auto sembra ambientato nella provincia di Parma, notissima per i salumifici, mentre in realtà è stato girato tra Reggio Emilia e Novellara, con escursioni a Roma, in Veneto e a Vigevano) - al centro del quale si trovano Riccardo (Accorsi) e Sara (Smutniak), coppia di lungo corso ormai in crisi e con qualche scheletro nell'armadio. Lui sta tutto il giorno a insaccare mortadelle, lei fa la parrucchiera. Tra serate in compagnia, ricordi di un passato dolente (un aborto naturale) e confessioni all'amica del cuore, le loro giornate scorrono sullo sfondo di un paesaggio sociale vivace e affettuoso, l'unico ammortizzatore sociale che sembra poter fronteggiare le carenze di un paese allo sbando. Tutto raccontato con la schiettezza e la semplicità di un mediano che con la penna non è mai riuscito a volare alto, ma ha saputo comunque arrivare al cuore della gente. Come in questo caso.

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